• 29/04/2024 7:20

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Commenti

Le novità del reddito di lavoro autonomo e d’impresa nei Modelli “Redditi” 2017

di Nicolò Li Causi e Debora Ricco

 

Infedele dichiarazione di redditi professionali. La Cassazione detta la linea per il calcolo dell’imposta evasa ai fini penali in caso di ritenuta d’acconto non versata dal sostituto

di Giovanni Santaniello

 

Sequestro preventivo finalizzato alla confisca: il pagamento rateale del debito consente la riduzione pro-quota della misura cautelare

di Giovanni Santaniello

 

Giurisprudenza

Corte Suprema di Cassazione:

Sezioni Civili Tributarie

Presupposti per l’applicazione dell’IRAP ai professioni
Incertezza normativa

Disapplicazione delle sanzioni: l’obiettiva incertezza sull’applicazione dell’IRAP ai professionisti “scusa” le violazioni commesse fino agli interventi del 2016 a SS.UU. della Cassazione

Corte Suprema di Cassazione – Sezione VI Civile – T – Ordinanza n. 25853 del 15 dicembre 2016: «SANZIONI TRIBUTARIE – IRAP (Imposta regionale sulle attività produttive) – Commissioni tributarie – Poteri – Disapplicazione delle sanzioni per errore sulla norma tributaria – Obiettiva incertezza normativa – Fattispecie – Situazione di incertezza interpretativa sui presupposti per l’applicazione dell’IRAP nei confronti di esercenti arti e professioni – Obiettiva incertezza in ordine al presupposto dell’attività «autonomamente organizzata» sino all’affermarsi sul punto, solo a decorrere dal 2016, di un orientamento univoco grazie all’intervento della Corte di Cassazione a SS.UU. – Art. 8, del D.Lgs. 31/12/1992, n. 546 – Art. 6, del D.Lgs. 18/12/1997, n. 472 – Art. 10, della L. 27/07/2000, n. 212 – Artt. 2 e 3, del D.Lgs. 15/12/1992, n. 446»

 

Termini per l’accertamento
Raddoppio del termine ordinario
Accertamenti notificati prima del 2 settembre 2015

Raddoppio dei termini: la clausola di salvaguardia dei vecchi accertamenti ex art. 2 del D.Lgs. 128/2015 non è stata abrogata dalla Legge di stabilità 2016

Corte Suprema di Cassazione – Sezione Civile Tributaria – Sentenza n. 26037 del 16 dicembre 2016: «ACCERTAMENTO DELLE IMPOSTE SUI REDDITI – IVA (Imposta sul valore aggiunto) – Termini per la notifica degli avvisi di rettifica o di accertamento – Raddoppio del termine ordinario in caso di violazione che comporta obbligo di denuncia ai sensi dell’art. 331 c.p.p. per uno dei reati previsti dal D.Lgs. 10 marzo 2000, n. 74 – Modifiche alla disciplina del raddoppio dei termini per l’accertamento – Nuove condizioni per il raddoppio dei termini – Avvisi di accertamento tributario relativi ai periodi d’imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2016 (nella specie 2003) e notificati prima del 2 settembre 2015 – Raddoppio ex art. 43 del D.P.R. n. 600 del 1973 e 57 del D.P.R. n. 633 del 1972 – Presupposti – Modifiche apportate dal D.Lgs. n. 128 del 2015 e dalla L. n. 208 del 2015 – Regime transitorio – Coordinamento – Art. 57, del D.P.R. 26/10/1972, n. 633 – Art. 43 comma 3, del D.P.R. 29/09/1973, n. 600 – Art. 1 commi 130, 131 e 132, della L. 28/12/2015, n. 208 – Art. 2, comma 3, del D.Lgs. 03/08/2015, n. 128»

 

Accertamento per adesione
Istanza spedita a
mezzo posta

Istanza di adesione per posta. Salva la sospensione per impugnare se spedita in busta chiusa entro il sessantesimo giorno dalla notifica dell’atto impositivo

Corte Suprema di Cassazione – Sezione Civile Tributaria – Sentenza n. 3335 dell’8 febbraio 2017: «ACCERTAMENTO TRIBUTARIO – ACCERTAMENTO CON ADESIONE – Istanza di accertamento per adesione ex art. 6 D.Lgs. n. 218/98 – Spedizione a mezzo posta entro il sessantesimo giorno – Rilevanza ai fini della tempestività dell’istanza della data di spedizione della stessa e non quella in cui essa perviene all’ufficio competente – Fondamento – Modalità – Raccomandata in busta chiusa – Ammissibilità – Art. 6, del D.Lgs. 16/06/1997, n. 218 – Art. 20, del D.Lgs 31/12/1992, n. 546»

 

Istanza di rateazione del debito tributario
Esclusione come forma di acquiescenza

La domanda di rateizzazione degli importi inscritti in cartella prima della promozione del ricorso non costituisce acquiescenza

Corte Suprema di Cassazione – Sezione Civile Tributaria – Sentenza n. 3347 dell’8 febbraio 2017: «CONTENZIOSO TRIBUTARIO – RISCOSSIONE DELLE IMPOSTE – Iscrizione a ruolo – Cartella di pagamento – Istanza di rateazione del debito tributario – Richiesta di rateizzazione degli importi portati nella cartella ex art. 36-bis del D.P.R. 600/1973 impugnata – Preclusione al diritto di contestare l’an debeatur – Esclusione – Forma di acquiescenza – Requisiti indispensabili per la configurazione di una rinuncia – Volontà espressa o risultante in termini assolutamente inequivoci – Art. 19, del D.P.R. 29/09/1973, n. 602 – Art. 329, c.p.c.»

 

Sezione III Penale

Sequestro preventivo finalizzato alla confisca
Effetti della rateizzazione del debito tributario

Sequestro preventivo. Il pagamento a rate del debito tributario non blocca la misura, ma riduce l’importo

Corte Suprema di Cassazione – Sezione III Penale – Sentenza n. 52857 del 14 dicembre 2016: «PENALE TRIBUTARIO – Reati tributari – Confisca del profitto o prezzo del reato – Art. 12-bis del D.Lgs. 10/03/2000, n. 74 aggiunto dall’art. 10, del D.Lgs. 24/09/2015, n. 158 – Sequestro preventivo – Accordo fra contribuente ed erario per la rateizzazione del debito tributario – Preclusione del sequestro preventivo finalizzato alla confisca – Esclusione – Limiti – Riduzione della misura cautelare proporzionalmente all’importo versato attraverso la rateizzazione – Necessità»

 

Nozione di «imposta evasa»
Soglie di punibilità

Soglia di punibilità. Dall’«imposta evasa» non può essere detratta la ritenuta non versata dal sostituto

Corte Suprema di Cassazione – Sezione III Penale – Sentenza n. 2256 del 18 gennaio 2017: «PENALE TRIBUTARIO – Reati Tributari – Delitti in materia di dichiarazione – Dichiarazione infedele – Nozione di «imposta evasa» di cui all’articolo 1, comma 1, lettera f), D.Lgs. n. 74 del 2000 – Determinazione delle soglie di punibilità stabilite in relazione al delitto oggetto di addebito – Ritenute di acconto subite – Rilevanza – Condizioni – Possibilità di detrarre la ritenuta d’acconto dall’ammontare complessivo dell’imposta dovuta unicamente qualora questa sia stata effettivamente corrisposta all’Erario – Affermazione – Artt. 1 e 4, del D.Lgs. 10/03/2000, n. 74 – Art. 606, comma 1, lett. b), del c.p.c.»

 

Corte di Giustizia CE:

Cessione intracomunitaria
Requisiti necessari
dell’operazione
Mancata iscrizione al Vies del cessionario

La mancata iscrizione al Vies non determina da sola il venire meno della possibilità di effettuare cessioni intracomunitarie non imponibili

Corte di Giustizia CE – Sezione IX – Sentenza del 9 febbraio 2017, Causa C-21/16«IVA (Imposta sul valore aggiunto) – Operazioni intracomunitarie – Cessioni intracomunitarie – Presupposti per l’esenzione (non imponibilità nell’ordinamento italiano) di una cessione intracomunitaria – Sistema di scambio d’informazioni in materia d’IVA (VIES – Vat Information Exchange System) – Mancata iscrizione dell’acquirente – Diniego del beneficio dell’esenzione (non imponibilità nell’ordinamento italiano) – Esclusione – Ragioni – Applicazione dei principi di proporzionalità e di neutralità dell’IVA – Artt 131 e 138, paragrafo 1, della Direttiva 2006/112/CE del 28/11/2006 – Normativa interna di riferimento – Art. 35, del D.P.R. 26/10/1972, n. 633 – Provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 29/12/2010»

 

Prassi

Agevolazioni tributarie previste per l’acquisto della prima casa

Salva l’agevolazione anche se la costruzione della nuova abitazione è su un terreno preposseduto. Il dietrofront dell’Agenzia delle Entrate sulla decadenza dei benefici “prima casa” per la vendita nel quinquiennio

Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 13 E del 26 gennaio 2017: «IMPOSTA DI REGISTRO – Disciplina dei trasferimenti immobiliari ai fini delle imposte indirette – Agevolazioni tributarie previste per l’acquisto della prima casa – Applicazione dell’aliquota ridotta – Decadenza – Vendita dell’immobile prima del decorso del termine dei cinque anni – Condizioni per evitare la decadenza – Acquisto entro un anno dall’alienazione dell’immobile agevolato di altro immobile da adibire a propria abitazione principale – Estensione della ipotesi di non decadenza nel caso venga edificato almeno un rustico comprensivo delle mura perimetrali destinato ad abitazione principale su un terreno già posseduto dal contribuente – Nota II-bis) all’art. 1 della Tariffa, parte prima del D.P.R. 26/04/1986, n. 131»

 

Scioglimento di una cooperativa disposto dall’Autorità di vigilanza

Società cooperative. L’art. 183 del TUIR è applicabile anche allo scioglimento (seguito da liquidazione) di una cooperativa disposto dall’autorità di vigilanza ex art. 2545-septiesdecies c.c.

Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 14 E del 1° febbraio 2017: «COOPERATIVE – Società cooperative e gli enti mutualistici – Adempimenti dichiarativi da porre in essere in conseguenza dello scioglimento di una cooperativa – Liquidazione amministrativa conseguente allo scioglimento di una cooperativa disposto dall’Autorità di vigilanza ai sensi dell’art. 2545-septiesdecies del codice civile – Procedimento che costituisce un unico periodo d’imposta produttivo di un unico reddito (o perdita) – Applicabilità dell’articolo 183 del TUIR – Ragioni – Conseguenze – Presentazione di un’unica dichiarazione dei redditi – Art. 183, del D.P.R. 22/12/1986, n. 917 – Art. 1, della L. 17/07/1975 n. 400»

 

Ravvedimento operoso
Regolarizzazione del c.d. splafonamento

Le procedure per la regolarizzazione del superamento del plafond e sanzioni connesse agli acquisti senza IVA

Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 16 E del 6 febbraio 2017: «IVA (Imposta sul valore aggiunto) – SANZIONI TRIBUTARIE – Ravvedimento operoso – Soggetti qualificati come esportatori abituali – Possibilità di acquistare o importare beni e servizi senza applicazione dell’IVA, entro un determinato limite annuale (plafond) – Modalità di regolarizzazione in caso di acquisti senza applicazione dell’IVA oltre i limiti, c.d. splafonamento – Art. 1, comma 1, lett. c) del D.L. 29/12/1983, n. 746, conv., con mod., dalla L. 27/02/1984, n. 17 – Art. 13, del D.Lgs. 18/12/1997, n. 472 – Art. 7, del D.Lgs. 18/12/1997, n. 471»

 

Nuove comunicazioni telematiche ai fini IVA

Nuova comunicazione analitica dei dati delle fatture emesse e ricevute. Invio per tutte le fatture. Confermate le esclusioni per forfetari e contribuenti che si avvalgono del regime fiscale di vantaggio

Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 1 E del 7 febbraio 2017: «IVA (Imposta sul valore aggiunto) – Comunicazioni telematiche all’Agenzia delle Entrate – Comunicazione analitica dei dati delle fatture emesse e ricevute – Art. 21, del DL 31/05/2010, n. 78, conv., con mod., dalla L 30/07/2010, n. 122 – Trasmissioni opzionali (sostitutive) dell’obbligo di comunicazione dei dati fattura stabilito dal novellato art. 21 del decreto-legge n. 78/2010 – Trasmissione telematica opzionale dei dati delle fatture emesse e ricevute e delle relative variazioni – Art. 1, commi 2 e 3, del D.Lgs. 05/08/2015, n. 127 – Art. 4, del DL 22/10/2016, n. 193, conv., con mod., dalla L 01/12/2016, n. 225 – Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 28 ottobre 2016, prot. n. 182070/2016 – Primi chiarimenti»

 

Legislazione

Scambio transnazionale di informazioni fiscali

Scambio automatico di informazioni fiscali con l’Italia: aggiornata la lista dei Paesi collaborativi

Decreto del Direttore Generale delle Finanze del Ministero dell’Economia e delle Finanze e del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 17 gennaio 2017: «Modifica degli allegati C e D al decreto 28 dicembre 2015, recante l’attuazione della legge 18 giugno 2015, n. 95 e della direttiva 2014/107/UE del Consiglio, del 9 dicembre 2014, recante modifica della direttiva 2011/16/UE per quanto riguarda lo scambio automatico obbligatorio di informazioni nel settore fiscale»

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