• 20/04/2024 14:38

ATTENZIONE:

gli articoli di questo numero della rivista sono consultabili solo dagli abbonati registrati

Clicca qui per estendere il tuo abbonamento “Anteprima on line

È gratis per gli abbonati a “Finanza & Fisco”.

REGISTRATI SUBITO!

 

Commenti

La deducibilità delle perdite su crediti dopo il Decreto Legislativo “Internazionalizzazione  di Marco Orlandi

 

Il reato di omesso versamento IVA in mancanza di dichiarazione  di Salvatore Servidio

 

Giurisprudenza

Corte Suprema di Cassazione:

Sezioni Civili Tributarie

Cessione d’immobile o di azienda
Accertamento in sede di registro e quantificazione  della plusvalenza

Cessione d’azienda: nulla la rideterminazione induttiva della plusvalenza fondata soltanto sul valore definito ai fini del Registro

Corte Suprema di Cassazione – Sezione V Civile Tributaria – Sentenza n. 18234 del 16 settembre 2016: «ACCERTAMENTO DELLE IMPOSTE SUI REDDITI – Redditi di impresa – Determinazione del reddito – Plusvalenze patrimoniali – Cessione d’immobile o di azienda – Plusvalenza rideterminata in funzione del valore definito ai fini della corrispondente imposta di registro – Accertamento presuntivo fondato solo sul valore definito per l’imposta di registro dall’acquirente – Legittimità – Esclusione – Fondamento – Art. 5, comma 3, del D.Lgs. 14/09/2015, n. 147 – Norma d’interpretazione autentica»

 

Sezione III Penale

Reato di omesso versamento di IVA
Necessità della presentazione della dichiarazione

Per il reato di omesso versamento IVA necessaria la presentazione della dichiarazione

Corte Suprema di Cassazione – Sezione III Penale – Sentenza n. 38487 del 16 settembre 2016: «PENALE TRIBUTARIO – Reati tributari – Omesso versamento di IVA – Assenza della presentazione della dichiarazione IVA – Configurazione del reato – Esclusione – Il reato presuppone la valida presentazione della dichiarazione da cui emerge il debito IVA – Configurabilità nel caso di superamento delle soglie di punibilità del reato di omessa dichiarazione, ex art. 5 del D.Lgs. 74/2000»

 

Corte di Giustizia CE:

Neutralità dell’IVA
Mancato rispetto degli obblighi formali

Salvo il diritto alla detrazione IVA in caso di fatture generiche e incomplete se il committente prova aliunde (sulla base di specifici documenti di supporto) che i requisiti sostanziali relativi a tale diritto sono stati soddisfatti

Corte di Giustizia CE – Sezione IV – Sentenza del 15 settembre 2016, Causa C-516/14: «IVA (Imposta sul valore aggiunto) – Direttiva IVA – Rinvio pregiudiziale – Sistema comune d’imposta sul valore aggiunto – Diritto alla detrazione dell’IVA – Mancato rispetto di obblighi formali – Incompleta redazione della fattura – Prestazione di servizi – Carenza nel documento delle informazioni relative all’entità e alla natura dei servizi resi e della data in cui è effettuata la prestazione – Conseguenze – Mancato rispetto dei requisiti formali – Applicazione di sanzioni proporzionate alla gravità dell’infrazione – Esclusione dalla perdita del diritto alla detrazione del committente dei servizi in presenza dei requisiti sostanziali per esercitare il diritto alla detrazione dell’IVA – Condizioni – Presenza di informazioni per accertare che i requisiti sostanziali relativi al diritto alla detrazione IVA sono stati soddisfatti – Artt. 168, 178, 219, 226 e 273, della direttiva 2006/112/CE del 28/11/2006 – Normativa interna di riferimento – Artt. 19, 21 e 22, del D.P.R. 26/10/1972, n. 633»

 

La rettifica di una fattura rispetto al diritto alla detrazione dell’IVA ha effetto retroattivo

Corte di Giustizia CE – Sezione IV – Sentenza del 15 settembre 2016, Causa C-518/14: «IVA (Imposta sul valore aggiunto) – Direttiva IVA – Rinvio pregiudiziale – Sistema comune d’imposta sul valore aggiunto – Diritto alla detrazione dell’IVA – Mancato rispetto di obblighi formali – Emissione di fattura/nota di accredito senza numero di codice fiscale né numero d’identificazione ai fini dell’IVA – Effetti nel tempo della rettifica di una fattura rispetto al diritto a detrazione dell’IVA – Normativa di uno Stato membro che esclude la rettifica ex tunc di una fattura – Illegittimità – Artt. 167, 178, lett. a), 179 e 226, punto 3, della direttiva 2006/112/CE del 28/11/2006 – Normativa interna di riferimento – Artt. 19, 21, 22, e 26 del D.P.R. 26/10/1972, n. 633»

 

Prassi

Deducibilità costi sostenuti in Paesi a fiscalità privilegiata

Nuove regole di deducibilità dei costi black list. Decorrenze e irretroattività delle norme più favorevoli

Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 39 E del 26 settembre 2016: «IMPOSTE SUI REDDITI – Componenti negativi di reddito derivanti da operazioni intercorse con imprese e professionisti residenti ovvero localizzati in Stati o territori a fiscalità privilegiata – Modifiche normative in materia di deducibilità dei costi black list – Effetti degli interventi normativi succedutesi nel corso del 2015 e 2016 – Decorrenze – Modalità d’interpello – Rapporti che intercorrono tra la disciplina black list e la Cfc rule – Art. 5, del D.Lgs. 14/09/2015, n. 147 – Commi 142-147, della L. 28/12/2015, n. 208 – Art. 110, del D.P.R. 22/12/1986, n. 917»

 

Cessione d’immobile o di azienda
Accertamento in sede di registro e quantificazione  della plusvalenza

Cessioni immobiliari e/o aziendali e presunzione di «maggior corrispettivo»

Studio n. 102-2016/T del Consiglio Nazionale del Notariato – Approvato dall’Area Scientifica – Studi Tributari l’8 aprile 2016 – Approvato dal CNN il 21 aprile 2016

 

Legislazione

Indici Istat

Gli indici Istat per il mese di luglio 2016

 

Avvertenze Le informazioni e i materiali pubblicati sul sito sono curati al meglio al fine di renderli il più possibile esenti da errori. Tuttavia errori, inesattezze ed omissioni sono sempre possibili. Si declina, pertanto, qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.