• 23/04/2024 1:52

Pubblicate le FAQ sulle dichiarazioni precompilate 2018

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Pubblicate le FAQ sulle dichiarazioni precompilate 2018

 

Il contribuente che ha già trasmesso il 730 e ha riscontrato un errore può annullare la dichiarazione precedente e inviare, tramite l’applicazione web, una nuova dichiarazione a partire dal 28 maggio. L’annullamento è possibile una sola volta fino al 20 giugno. Una volta annullato il 730, all’Agenzia delle Entrate non risulta presentata alcuna dichiarazione e, quindi, il contribuente dovrà trasmetterne una nuova, altrimenti la dichiarazione risulterà omessa” o ancora “chi presenta il 730 precompilato – direttamente o tramite il sostituto d’imposta – senza modifiche o con modifiche che non incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta, non sarà sottoposto a controllo formale sui documenti relativi agli oneri indicati nella dichiarazione, forniti all’Agenzia delle Entrate dai soggetti terzi”, sono solo alcune delle oltre 100 risposte ai quesiti diffuse dall’Agenzia delle entrate nella sezione dedicata alla dichiarazione precompilata 2018.

Di seguito le Faq (aggiornamento 19/04/2018)

Tutte le Faq

Nell’applicativo web gli importi delle spese sanitarie, visualizzate tramite la funzionalità “Spese sanitarie – Vedi dettaglio”, presente nella scheda “Visualizza i dati”, sembrano non coincidere con quelli indicati nel foglio informativo e riportati nella dichiarazione precompilata. Come mai?

Tramite la funzionalità “Spese sanitarie – Vedi dettaglio” è possibile visualizzare tutte le spese comunicate dai vari operatori sanitari al sistema Tessera Sanitaria, per le quali non è stata manifestata l’opposizione all’utilizzo. In particolare, ogni riga visualizzata si riferisce a un documento trasmesso che può contenere più voci di spesa e, per ogni documento, sono indicati sia l’importo totale della spesa sia (cliccando su “Dettaglio”) l’importo delle singole voci classificate secondo la seguente tabella:

TIPOLOGIA SPESA DESCRIZIONE
TK Ticket
FC Farmaco
FV Farmaco veterinario
AD Dispositivo medico
AS ECG, holter, altro
SR Visita o intervento di specialistica
CT Cure termali
PI Protesica e integrativa
IC Chirurgia estetica
SP Prestazioni sanitarie
SV Spese veterinarie
AA Altre spese

Nella dichiarazione precompilata, in linea generale:
• gli importi relativi alle tipologie di spesa TK, FC, AD, AS, SR e SP riguardano spese sanitarie automaticamente detraibili, perciò sono sommati e riportati nel rigo E1 colonna 2 del 730
• gli importi relativi alle tipologie di spesa FV e SV riguardano spese veterinarie detraibili, perciò sono sommati e riportati in uno dei righi E8-E10 del 730 con codice 29
• gli importi relativi alle tipologie di spesa CT, PI e IC riguardano spese sanitarie detraibili a determinate condizioni, perciò sono sommati e riportati solo nel foglio informativo; se si possiedono i requisiti per usufruire della detrazione (es. prescrizione medica) si può inserire in dichiarazione il relativo importo
• gli importi relativi alla tipologia di spesa AA riguardano altre spese non detraibili (ad esempio prodotti acquistati in farmacia che non rientrano tra quelli per i quali è prevista la detrazione), perciò non vengono riportati né nella dichiarazione precompilata né nel foglio informativo.

L’informazione relativa ai contributi previdenziali e assistenziali nella dichiarazione precompilata risulta diversa rispetto alle informazioni in mio possesso. Quali possono essere le cause e come posso intervenire?

Possibile motivazione: risulta una comunicazione dell’ente previdenziale riguardante l’esistenza di contributi previdenziali e/o assistenziali e nella CU il datore di lavoro non ha evidenziato che ha già riconosciuto l’agevolazione relativa ai contributi.
Cosa fare: verificare se la deduzione sia già stata riconosciuta dal sostituto d’imposta. (datore di lavoro e/o ente pensionistico); in caso positivo eliminare o correggere il dato nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.

Dall’esame della mia dichiarazione precompilata ho trovato delle spese che non ho sostenuto e delle spese che non sono detraibili. Come devo comportarmi?

L’Agenzia delle Entrate riporta nella dichiarazione precompilata i dati comunicati da soggetti terzi, per esempio banche, assicurazioni, università ed enti previdenziali. In particolare le spese sanitarie vengono trasmesse al Sistema Tessera Sanitaria da diversi soggetti, tra i quali, per esempio, le aziende sanitarie locali, le aziende ospedaliere, i medici, le farmacie e le parafarmacie.
Tuttavia, se per un errore nella comunicazione dei dati da parte dei soggetti terzi nella tua dichiarazione precompilata sono state inserite o esposte nel foglio informativo spese che non hai sostenuto o che non sono deducibili o detraibili (ad esempio spese per l’acquisto di parafarmaci, come gli integratori alimentari), devi modificare la dichiarazione precompilata, a partire dal 2 maggio, eliminando la spesa non sostenuta o non deducibile/detraibile oppure non devi considerare questa spesa se la stessa è indicata solo nel foglio informativo.Per ricevere chiarimenti su tutti i dati riportati nel foglio informativo o nella tua dichiarazione precompilata puoi contattare l’Agenzia delle Entrate utilizzando i canali di assistenza che trovi qui:
https://infoprecompilata.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/contatti.

Ho locato un immobile, non di proprietà, con il nuovo regime delle “locazioni brevi”, in distinti periodi nel corso dell’anno scorso e a diversi inquilini. Dove trovo i diversi corrispettivi percepiti nella dichiarazione precompilata?

Nel caso di più “locazioni brevi” relative ad un stesso immobile o a più immobili indicate nella stessa CU o nel caso di più CU – locazioni brevi trasmesse, se il locatore è non proprietario dell’immobile e quindi è un sublocatore o un comodatario (la casella “Locatore non proprietario” della CU è barrata) i corrispettivi indicati nei righi della/e CU, sono sommati e riportati in dichiarazione nel quadro D del modello 730 o del quadro RL del modello Redditi.

I redditi derivanti dalle locazioni brevi stipulate dal comodatario o dal sublocatore sono riportati nella dichiarazione precompilata?

A partire dalla dichiarazione precompilata 2018, sia per il comodatario che per il sublocatore i dati trasmessi tramite la “Certificazione redditi – locazioni brevi” sono riportati nel quadro D “Sezione I – redditi di capitale, lavoro autonomo e redditi diversi” secondo il principio di “cassa”, optando in tutti i casi per la cedolare secca. Di ciò è data informazione al contribuente tramite apposito avviso nel foglio informativo e nell’applicazione web. Il contribuente, qualora la ritenga più conveniente, può modificare la dichiarazione precompilata optando per la tassazione ordinaria.

In dichiarazione precompilata non risultano le erogazioni liberali da me sostenute lo scorso anno a favore di una ONLUS. Come mai?

Con riferimento agli anni d’imposta 2017, 2018 e 2019, le ONLUS, le associazioni di promozione sociale, le fondazioni e associazioni riconosciute aventi per scopo statutario la tutela, promozione e la valorizzazione dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico e le fondazioni e associazioni riconosciute aventi per scopo statutario lo svolgimento o la promozione di attività di ricerca scientifica, trasmettono, in via facoltativa, all’Agenzia i dati relativi alle erogazioni liberali effettuate da persone fisiche tramite banca o ufficio postale o altri sistemi di pagamento previsti dall’art. 23 del D.Lgs.241/1997, nell’anno d’imposta di riferimento. Pertanto, il dato relativo all’erogazioni liberale effettuata non è presente in precompilata in quanto l’invio di tali dati è facoltativo.

Le spese per la frequenza di mio figlio all’asilo nido e da me sostenute lo scorso anno non sono presenti nella mia dichiarazione precompilata. Come mai?

L’Agenzia delle Entrate riporta nella dichiarazione precompilata i dati inviati dagli asili nido pubblici e privati e da altri soggetti a cui sono versate le rette.
Le spese per la frequenza degli asili nido comunicate non sono utilizzate in precompilata (e neanche esposte nel foglio riepilogativo) nel caso in cui l’Inps ha comunicato all’Agenzia di aver accolto, entro il 31 dicembre dell’anno di riferimento, la richiesta di “bonus asilo nido” presentata dal genitore del bambino iscritto ad un asilo nido. Tale agevolazione erogata dall’Inps, infatti, non è cumulabile con quella della detrazione delle spese per l’asilo nella dichiarazione dei redditi.
A tal riguardo, è necessario precisare che l’INPS comunica anche le informazioni relative alle richieste di bonus nido accolte al 31 dicembre dell’anno di riferimento ma non ancora erogate. Pertanto, nel caso di richiesta del “Bonus nido” presentata di cui non si conosce ancora l’esito o non presentata, il contribuente deve controllare la documentazione, eventualmente contattare l’INPS (nel caso abbia richiesto l’agevolazione) e inserire l’importo detraibile corretto nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.

Mi è stata inviata una CU-Locazioni brevi da un ente che esercita attività di intermediazione immobiliare. Dove trovo il reddito certificato e la ritenuta subita nella dichiarazione precompilata?

Nella dichiarazione precompilata il reddito derivante dalle locazioni brevi, comunicato tramite la Certificazione Unica dagli intermediari immobiliari o da coloro che gestiscono un portale telematico, è indicato:
• nel quadro B, come reddito fondiario – se il soggetto che percepisce il canone è il proprietario dell’immobile o il titolare di altro diritto reale (esclusivamente se la locazione ha luogo nel 2017 e, quindi, risulta non barrata la casella “2018” della CU)
• nel quadro D, come reddito diverso – se il soggetto che percepisce il corrispettivo è il sublocatore o il comodatario (nella CU è barrata la casella “locatore non proprietario”).
I redditi da locazione breve possono essere assoggettati a tassazione ordinaria o al regime della cedolare secca. Poiché nella maggior parte dei casi l’applicazione della cedolare secca è più vantaggiosa per il contribuente, nella dichiarazione precompilata i corrispettivi comunicati sono automaticamente assoggettati a tassazione sostitutiva. Di ciò è data informazione al contribuente tramite apposito avviso nel foglio informativo e nell’applicazione web. Il contribuente, qualora la ritenga più conveniente, può modificare la dichiarazione precompilata optando per la tassazione ordinaria.
La somma della ritenuta, effettuata dagli intermediari immobiliari, è indicata nel rigo F8.

Nel foglio riepilogativo l’informazione relativa alle spese universitarie risulta non utilizzata. Quali possono essere le cause e come posso intervenire?

Possibile motivazione: le spese universitarie comunicate risultano rimborsi maggiori o uguali al totale delle spese.
Cosa fare: controllare la documentazione, verificare l’importo detraibile e, quindi, inserire quello corretto nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi

Per i redditi derivanti da “locazione breve” il contribuente può optare in dichiarazione di assoggettare tali redditi a tassazione ordinaria o al regime della “cedolare secca”. Nella dichiarazione precompilata quale opzione è stata scelta?

Nella dichiarazione precompilata tenuto conto che l’opzione per la cedolare secca è nella maggior parte dei casi la più vantaggiosa per il contribuente, si è ritenuto opportuno precompilare assoggettando i corrispettivi comunicati tramite CU alla tassazione sostitutiva. Sarà cura del contribuente, in sede di dichiarazione dei redditi, modificare la dichiarazione precompilata optando per la tassazione ordinaria, qualora la ritenga più conveniente. Di ciò è data informazione al contribuente tramite apposito avviso nel foglio informativo e nell’applicazione web.

Sono comproprietario al 50 % con mia moglie di un immobile locato con il nuovo regime delle “locazioni brevi”. Nella mia CU ricevuta dall’intermediario immobiliare è indicato l’intero corrispettivo pagato dal conduttore. Come è indicato tale corrispettivo in dichiarazione precompilata e per quale importo?

Nel caso in cui l’immobile locato sia in comproprietà, ogni comproprietario deve indicare in dichiarazione la propria quota del corrispettivo lordo spettante. Poiché nella CU è indicato solitamente solo il codice fiscale del soggetto che ha stipulato il contratto di locazione breve, ossia di uno dei comproprietari, l’importo del corrispettivo indicato nella CU cautelativamente è riportato nella dichiarazione precompilata di questo soggetto. Se l’importo indicato deve essere ripartito tra più comproprietari, il contribuente deve modificare il dato inserito nella dichiarazione precompilata e gli altri comproprietari devono indicare nelle proprie dichiarazioni le rispettive quote del corrispettivo.

Sono il proprietario di un immobile concesso in locazione, con il nuovo regime delle “locazioni brevi”, in distinti periodi nel corso dell’anno scorso e a diversi inquilini. Nella CU, rilasciata dall’intermediario immobiliare, sono compilati più righi della sezione Locazioni brevi. I diversi canoni percepiti come sono riportati nella dichiarazione precompilata?

Nel caso di più “locazioni brevi” relative ad un stesso immobile o a più immobili indicate nella stessa CU o nel caso di più CU- locazioni brevi trasmesse, se il locatore è proprietario dell’immobile (la casella “Locatore non proprietario” non è barrata) gli importi dei corrispettivi indicati nei righi della/e CU, in cui la casella “2018” non è barrata, sono sommati se si riferiscono allo stesso immobile. In particolare, nei casi più semplici (ad esempio nel comune ove si trova l’immobile locato, il locatore non possiede altri immobili), in dichiarazione precompilata l’importo dei corrispettivi è abbinato all’immobile presente nel quadro B del modello 730 o nel quadro RB del modello Redditi.
Nel caso in cui non è possibile tale abbinamento (dato che nella CU non sono presenti tutti i dati per identificare in modo univoco l’immobile) è compilato un ulteriore rigo del quadro Redditi dei fabbricati senza compilare le caselle rendita e possesso. La mancanza di tale ultimi dati rende il quadro dei fabbricati non liquidabile. Il contribuente, al fine di rendere liquidabile il relativo quadro, deve procedere al corretto abbinamento del reddito derivante da locazione breve con l’immobile oggetto di locazione.

Nel foglio riepilogativo dei dati considerati per preparare la dichiarazione precompilata l’informazione sulla Certificazione unica (CU) risulta non utilizzata. Quali possono essere le cause e come posso intervenire?

• Possibile motivazione: il sostituto d’imposta ha trasmesso all’Agenzia più Certificazioni Uniche (CU).

Cosa fare: verificare, eventualmente con il sostituto d’imposta, quale sia la certificazione corretta e inserire i dati mancanti nella dichiarazione.

• Possibile motivazione: risultano più Certificazioni Uniche (CU) in cui è stata compilata la sezione relativa ai conguagli. Questa situazione si verifica nel caso in cui il contribuente abbia chiesto a più di un sostituto di effettuare le operazioni di conguaglio.

Cosa fare: verificare se le operazioni di conguaglio hanno riguardato tutti i redditi e le ritenute delle Certificazioni Uniche (CU) rilasciate; è importante controllare che la somma di tali importi non contenga duplicazioni. Infine, inserire i dati mancanti nella dichiarazione.

• Possibile motivazione: risultano più Certificazioni Uniche (CU) non correttamente conguagliate. I dati relativi al conguaglio riportati nella CU rilasciata dal sostituto d’imposta che lo ha effettuato non corrispondono ai dati riportati nella/e CU del/dei sostituto/i che ha/hanno erogato altri redditi interessati dal conguaglio.

Cosa fare: verificare i dati riportati nelle singole CU e che le operazioni di conguaglio siano state effettuate correttamente. Infine, inserire i dati mancanti nella dichiarazione.

Nel foglio riepilogativo l’informazione relativa ai contributi versati alla previdenza complementare risulta non utilizzata. Quali possono essere le cause e come posso intervenire?

Possibile motivazione: oltre alla comunicazione dell’ente previdenziale, risulta che il datore di lavoro ha riconosciuto l’agevolazione relativa ai contributi.

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, controllare che la deduzione non sia stata già riconosciuta dal sostituto d’imposta (datore di lavoro e/o ente pensionistico); quindi inserire il dato nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.
Possibile motivazione: la contribuzione è stata corrisposta a un fondo in squilibrio finanziario e l’importo comunicato è superiore a 15.000 euro.

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.

Possibile motivazione: presenza di più comunicazioni riferite allo stesso soggetto e trasmesse dal medesimo ente o da enti diversi con il medesimo identificativo di contratto

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.

Nel foglio riepilogativo l’informazione relativa ai contributi per lavoratori domestici risulta non utilizzata. Quali possono essere le cause e come posso intervenire?

Possibile motivazione: oltre alla comunicazione dell’Inps, risulta che il datore di lavoro ha riconosciuto l’agevolazione relativa ai contributi.

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, controllare che la deduzione non sia stata già riconosciuta dal sostituto d’imposta (datore di lavoro e/o ente pensionistico); quindi inserire il dato nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.

Nel foglio riepilogativo l’informazione relativa alle spese di ristrutturazione edilizia e risparmio energetico su parti comuni condominiali risulta non utilizzata. Quali possono essere le cause e come posso intervenire?

Possibile motivazione: l’importo dei bonifici pagati dal condominio nel 2017 è inferiore a quello indicato dall’amministratore nella comunicazione all’Agenzia delle Entrate.

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel Quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.

Possibile motivazione: l’amministratore non ha indicato i dati catastali relativi all’appartamento oggetto d’intervento (non è stato, pertanto, possibile verificare il limite massimo di detraibilità della spesa).

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel Quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.

Possibile motivazione: dalla comunicazione dell’amministratore risulta che le spese non sono state sostenute entro il 31 dicembre dell’anno precedente.

Cosa fare: qualora le spese siano state comunque sostenute prima della presentazione della dichiarazione, verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel Quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.

Possibile motivazione: dalla comunicazione dell’amministratore risulta che gli interventi effettuati nell’anno di riferimento sono una prosecuzione di quelli iniziati in anni precedenti.

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel Quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.

Possibile motivazione: la spesa totale riferita all’unità immobiliare non può superare il limite previsto, dalla normativa vigente, per la tipologia di intervento. In presenza di più soggetti aventi diritto alla detrazione, il limite va ripartito tra loro e quindi la spesa comunicata deve essere riproporzionata. La puntuale riconduzione al limite della spesa non è possibile a causa delle mancanza di alcune informazioni (ad esempio uno dei comproprietari non ha effettuato il pagamento della spesa attribuita al 31 dicembre dell’anno di riferimento).

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato ricondotto nei limiti previsti dalla legge nel Quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.

Sono condòmino di un “condominio minimo” e non trovo indicate in dichiarazione precompilata le spese di ristrutturazione edilizia su parti comuni condominiali da me sostenute. Come mai?

Possibile motivazione: il condominio minimo (con condòmini fino a otto) non è obbligato per legge a nominare un amministratore e, pertanto, in assenza di tale figura non è tenuto all’invio dei dati, eccetto il caso in cui uno dei condòmini abbia optato per la cessione del credito corrispondente alla detrazione d’imposta.

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel Quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.

Possibile motivazione: in presenza dei dati riferiti ad un condominio minimo, senza codice fiscale, i pagamenti delle spese per lavori su parti comuni, tramite bonifico, sono effettuati da uno dei condòmini per conto del condominio minimo. In tal caso, non è possibile distinguere i bonifici effettuati dal condòmino per interventi sulla propria unità abitativa rispetto a quelli riguardanti il condominio minimo, al fine di una verifica sulla congruenza degli importi (bonifici presenti in Anagrafe tributaria e spese comunicate dal condominio minimo).

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel Quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.

Non trovo indicate in dichiarazione precompilata le spese di ristrutturazione edilizia su parti comuni condominiali da me sostenute relative all’immobile di cui sono locatario. Come mai?

• Possibile motivazione: l’amministratore di condominio comunica all’Agenzia delle Entrate, quale soggetto a cui è attribuita la spesa, colui che gli è stato indicato come tale dal proprietario dell’appartamento. In assenza di comunicazione da parte del proprietario, l’amministratore indica semplicemente quale soggetto a cui è attribuita la spesa il proprietario medesimo.
• Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel Quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.

Quali tipologie di spese di ristrutturazione edilizia e risparmio energetico su parti comuni condominiali sono inserite nella dichiarazione precompilata?

Nella dichiarazione precompilata sono riportati i dati comunicati dagli amministratori di condominio relativi a spese di ristrutturazione edilizia e risparmio energetico su parti comuni condominiali sostenute entro il 31 dicembre dell’anno precedente con riferimento alle seguenti tipologie di interventi:

• intervento di recupero del patrimonio edilizio
• arredo degli immobili ristrutturati
• intervento di riqualificazione energetica su edificio esistente
• intervento su involucro di edificio esistente
• intervento di istallazione di pannelli solari
• intervento di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale
• acquisto e posa in opera di schermature solari
• acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale a biomasse
• acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi multimediali per controllo da remoto
• intervento antisismico in zona ad alta pericolosità
• intervento di riqualificazione energetica sull’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda dell’edificio
• interventi di riqualificazione energetica finalizzati a migliorare la prestazione energetica invernale ed estiva e che conseguano almeno la qualità media di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 26 giugno 2015
• intervento antisismico in zona ad alta pericolosità
• intervento antisismico che determini il passaggio ad 1 classe di rischio inferiore
• intervento antisismico che determini il passaggio a 2 classi di rischio inferiore

Le spese funebri da me sostenute lo scorso anno sono indicate solo nel foglio riepilogativo. Come mai?

Può capitare che la spesa funebre non sia inserita nella dichiarazione precompilata poiché al momento della predisposizione della stessa il decesso non risultava ancora comunicato dal comune all’Anagrafe Tributaria. In tal caso, il contribuente può integrare la dichiarazione riportando le spese sostenute in dipendenza del decesso entro il limite di detraibilità di € 1.550 per evento funebre.

Nella dichiarazione precompilata trovo anche le spese veterinarie?

Nella dichiarazione precompilata sono presenti anche le spese per l’acquisto di farmaci veterinari e le spese relative a prestazioni veterinarie comunicate dagli iscritti agli albi professionali dei veterinari riguardanti animali da compagnia o per la pratica sportiva.

Nel foglio riepilogativo l’informazione relativa alle polizze aventi come oggetto la tutela delle persone con disabilità grave risulta non utilizzata. Quali possono essere le cause e come posso intervenire?

• Possibile motivazione: risultano due o più comunicazioni relative allo stesso contratto di assicurazione.

Cosa fare: controllare la documentazione, verificare l’importo detraibile ed eventualmente contattare l’Assicurazione; inserire l’importo corretto nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.

• Possibile motivazione: questo onere non risulta indicato nella dichiarazione del 2017 (redditi 2016).

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.

• Possibile motivazione: l’importo che ha comunicato l’Assicurazione e ricondotto ai limiti è maggiore di oltre il 50% rispetto a quello indicato nella dichiarazione del 2017 (redditi 2016).

Cosa fare: controllare la documentazione, eventualmente contattare l’Assicurazione per verificare qual è l’importo detraibile e inserire quello corretto nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.

• Possibile motivazione: l’Assicurazione ha comunicato l’esistenza di un contratto in cui il beneficiario è diverso dal contraente, per cui è necessario verificare se sussiste la condizione di familiare fiscalmente a carico.

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.

• Possibile motivazione: l’Assicurazione ha comunicato l’esistenza di una cessione del contratto durante il periodo d’imposta 2017.

Cosa fare: verificare la presenza della cessione del contratto e tener conto dell’intero ammontare del premio per applicare i limiti di detraibilità previsti dalla legge e, in caso positivo, inserire il dato nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.

Come posso accedere alla dichiarazione precompilata dei miei figli minorenni o di qualcuno di cui sono tutore?

Utilizzando le credenziali dell’Agenzia delle Entrate e, quindi, scegliendo di operare in qualità di Tutore o Genitore.
Il tutore, per essere abilitato all’accesso alla dichiarazione precompilata del soggetto sotto tutela, dovrà recarsi personalmente presso un qualsiasi ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate ed esibire la documentazione attestante la propria condizione di tutore.
A differenza del tutore, il genitore potrà presentare una dichiarazione sostitutiva con la quale attesta la sua condizione; in alternativa, il genitore che abbia presentato per conto del figlio minore la dichiarazione dei redditi relativa all’anno d’imposta precedente, potrà accedere direttamente alla dichiarazione precompilata del minore senza bisogno di recarsi in ufficio.

Se nel contratto non è stata esercitata l’opzione per il regime della cedolare secca, il canone di locazione viene riportato nella dichiarazione precompilata con o senza adeguamento Istat?

Dal momento che è nella facoltà del locatore, se nel contratto non è stata esercitata l’opzione per il regime della cedolare secca, adeguare o meno il canone di locazione all’indice Istat, nella dichiarazione precompilata è riportato l’importo risultante dalla dichiarazione dell’anno precedente o dalla banca dati degli atti del registro per i nuovi contratti, con un apposito avviso con cui si segnala che se lo stesso è stato variato in ragione dell’adeguamento Istat va modificata la dichiarazione indicando il canone aggiornato.

Nel foglio riepilogativo è presente un “maggior credito” proveniente dalla dichiarazione dell’anno precedente. Quali possono essere le cause e come posso intervenire?

Motivazione: il dato relativo al “maggior credito” emerge da un controllo automatizzato del modello 730 o del modello Redditi (con caratteristiche da 730) dell’anno precedente effettuato ai sensi dell’articolo 36-bis del D.P.R. n. 600 del 1973.
Cosa fare: verificare la spettanza del maggior credito e, in caso positivo, confermarlo inserendo l’importo indicato nel foglio riepilogativo direttamente nel quadro F del 730 o quadro RB, RN ed RV del modello Redditi della dichiarazione prima di procedere all’invio.

Quali elementi inerenti gli immobili trovo nel foglio riepilogativo?

Nel foglio riepilogativo sono esposte le seguenti informazioni:
• le variazioni di tipo catastale
• le variazioni sui contratti di locazione
• le informazioni sui contratti di “locazione breve” (fonte: CU – Locazioni brevi; ad esempio indirizzo dell’immobile, corrispettivo)
• l’avviso in presenza di immobili situati in comuni che nel corso dell’anno sono stati interessati da variazioni circoscrizionali eseguite in catasto riguardanti modifiche di confine
• l’avviso in presenza di immobili situati nei comuni colpiti dal sisma, con il quale viene segnalato che, se il fabbricato indicato nella dichiarazione precompilata risulta distrutto o inagibile (con specifica certificazione rilasciata dal Comune), andrà indicato un apposito codice per consentire l’azzeramento del relativo reddito
• l’avviso in presenza di contratti di locazione per i quali non è stata esercitata l’opzione per il regime della cedolare secca, con il quale viene segnalato che se il canone di locazione è stato variato in ragione dell’adeguamento Istat, va modificata la dichiarazione indicando il canone aggiornato
• l’avviso in presenza di contratti di locazione breve con il quale viene segnalato che gli importi dei corrispettivi sono stati assoggettati alla cedolare secca e che il contribuente potrà optare per la tassazione ordinaria.
Inoltre, solo per i contribuenti che per l’anno precedente non hanno presentato la dichiarazione o non hanno compilato il quadro relativo ai redditi dei fabbricati, nel foglio riepilogativo sono descritte le situazioni degli immobili e dei contratti di locazione per tutto l’anno d’imposta.

Se non ho mai presentato la dichiarazione dei redditi, quali dati relativi ai terreni e ai fabbricati trovo nella dichiarazione precompilata?

E nel caso di immobili censiti con il sistema tavolare?

Nel caso in cui, non sia stata presentata la dichiarazione nell’anno precedente oppure nella dichiarazione dell’anno precedente non siano stati compilati i quadri relativi ai redditi dei terreni e dei fabbricati, sono riportati nella dichiarazione precompilata solo i dati relativi ai nuovi acquisti, che risultano dalla banca dati immobiliare, e i nuovi contratti di locazione stipulati, presenti nella banca dati degli atti del registro oppure i redditi derivanti dalle “locazioni brevi” (Certificazione Redditi – Locazioni brevi). Le altre informazioni presenti nelle banche dati sono riportate esclusivamente nel foglio informativo. Da quest’anno le stesse regole si applicano nel caso di immobili censiti con il sistema tavolare.

I dati dei nuovi contratti di locazione stipulati nell’anno d’imposta 2017 sono inseriti nella dichiarazione precompilata?

Si, le informazioni relative ai contratti di locazione registrati con il modello RLI nell’anno d’imposta 2017, risultanti dalla banca dati degli atti del registro, sono riportate direttamente in dichiarazione. Inoltre, nel foglio riepilogativo sono riportati i dati del contratto di locazione.

Chi fornisce all’Agenzia delle Entrate i dati delle spese sanitarie che trovo nella precompilata?

Nella dichiarazione precompilata sono riportate le spese sanitarie, che sono state comunicate dalle farmacie, dalle parafarmacie e dalle Aziende Sanitarie Locali, dalle Aziende Ospedaliere, dagli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, dai Policlinici universitari, dai Presidi di specialistica ambulatoriale, dalle Strutture per l’erogazione delle prestazioni di assistenza protesica e di assistenza integrativa e dai Presidi e Strutture accreditati per l’erogazione dei servizi sanitari e dalle altre Strutture autorizzate per l’eroganzione dei servizi sanitari e non accreditate. Inoltre, sono indicate le spese sanitarie comunicate all’Agenzia delle Entrate da medici, medici-chirurghi e odontoiatri, dagli psicologi, dagli infermieri, dalle ostetriche, dai tecnici sanitari di radiologia medica e dagli ottici.

Quali spese sanitarie trovo nella dichiarazione precompilata?

Le principali tipologie di spesa sono quelle relative a:
• ticket.
• dispositivi medici CE.
• prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale.
• visite mediche.
• prestazioni diagnostiche e strumentali.
• prestazioni chirurgiche.
• ricoveri ospedalieri, al netto del comfort.
• certificazioni mediche
• altre prestazioni sanitarie (ad esempio quelle rese da psicologi o infermieri).

Quali altre spese sanitarie non trovo nella dichiarazione precompilata?

In base alle norme vigenti, non sono state comunicate all’Agenzia delle Entrate e, quindi, non sono state riportate nella dichiarazione precompilata le spese sanitarie sostenute nei confronti di soggetti che erogano prestazioni ausiliarie della professione sanitaria per le quali non è previsto l’obbligo di iscrizione a un albo (per esempio fisioterapisti e podologi) e che non operano nell’ambito di strutture accreditate per l’erogazione dei servizi sanitari o in strutture autorizzate per l’erogazione dei servizi sanitari.

Nella dichiarazione precompilata sono considerate anche le spese sanitarie già rimborsate?

Sì. Sono stati comunicati all’Agenzia delle Entrate anche i dati dei rimborsi per prestazioni non erogate e dei rimborsi erogati dagli enti o casse con finalità assistenziali.Questi rimborsi vengono portati direttamente in diminuzione delle spese sanitarie.Ricordiamo, infatti, che non possono essere portate in detrazione le spese sanitarie rimborsate a fronte di contributi per assistenza sanitaria versati dal datore di lavoro o ente pensionistico o dal contribuente:
• a enti o casse con fine esclusivamente assistenziale sulla base di contratti, accordi o regolamenti aziendali, e che fino all’importo complessivo di € 3.615,20, non hanno contribuito a formare il reddito imponibile di lavoro dipendente
• a società di mutuo soccorso, che fino all’importo complessivo di € 1.291,14 euro sono detraibili dall’Irpef.

Nella dichiarazione precompilata trovo i rimborsi delle spese sanitarie degli anni d’imposta precedenti?

Dal momento che l’Agenzia non conosce se le spese siano state effettivamente detratte dal contribuente nelle precedenti dichiarazioni dei redditi, i rimborsi sono esposti nella dichiarazione della precompilata tra i redditi da assoggettare a tassazione separata, secondo le regole previste dalla normativa fiscale. Se il contribuente, nelle precedenti dichiarazioni dei redditi, non ha portato in detrazione le spese rimborsate (tutte o in parte) oppure ha detratto le spese sostenute già al netto dei relativi rimborsi, modifica la dichiarazione precompilata riducendo o eliminando i rimborsi indicati tra i redditi da assoggettare a tassazione separata.I rimborsi riferiti a spese sostenute in anni di imposta precedenti sono riportati nel rigo D7 del modello 730 o nel rigo RM8 del modello Redditi, tra i redditi da assoggettare a tassazione separata.

Nella dichiarazione precompilata dove sono indicate le spese sanitarie e i rimborsi?

In generale, le spese sanitarie sono inserite, al netto dei relativi rimborsi, nel rigo E1, colonna 2, del modello 730 o nel rigo RP1, colonna 2, del modello Redditi.Le spese detraibili solo a particolari condizioni (per esempio le spese per le cure termali se il contribuente è in possesso della prescrizione medica), e i relativi rimborsi, sono riportate solo nel foglio riepilogativo e non nella dichiarazione precompilata.I rimborsi riferiti a spese sostenute in anni di imposta precedenti sono riportati nel rigo D7 del modello 730 o nel rigo RM8 del modello Redditi, tra i redditi da assoggettare a tassazione separata.

Come vengono riportate nella dichiarazione precompilata le spese universitarie?

Le spese comunicate dalle Università statali sono riportate integralmente nella dichiarazione precompilata, al netto dei relativi rimborsi.Le spese sostenute presso le Università non statali sono riportate in dichiarazione al netto rimborsi e sono già ricondotte nei limiti stabiliti ogni anno con decreto del MIUR entro il 31 dicembre. I limiti sono determinati in base agli importi medi delle tasse e dei contributi dovuti alle università statali e variano a seconda di ciascuna area disciplinare di afferenza e della regione in cui ha sede il corso di studio.Per l’anno 2017 i limiti di detraibilità sono individuati con il decreto del MIUR del 28 dicembre 2017 e corrispondono ai limiti previsti per l’anno precedente.I rimborsi riferiti a spese sostenute in anni d’imposta precedenti sono esposti nella dichiarazione precompilata tra i redditi da assoggettare a tassazione separata, secondo le regole previste dalla normativa fiscale, dal momento che l’Agenzia non conosce se le spese siano state effettivamente detratte dal contribuente nelle precedenti dichiarazioni dei redditi. Se il contribuente, nelle precedenti dichiarazioni dei redditi, non ha portato in detrazione le spese rimborsate (tutte o in parte) oppure ha detratto le spese sostenute già al netto dei relativi rimborsi, può modificare la dichiarazione precompilata riducendo o eliminando i rimborsi indicati tra i redditi da assoggettare a tassazione separata.

Non trovo corrispondenza tra spese sanitarie e relativi rimborsi erogati da Enti o Casse con finalità assistenziali. Come mai?

Si può verificare un disallineamento tra i dati relativi alle spese sanitarie e i dati relativi ai rimborsi. Infatti, mentre le spese sanitarie indicate nella dichiarazione precompilata potrebbero non essere esaustive, i rimborsi comunicati dagli Enti o Casse con finalità assistenziali e riportati nella dichiarazione sono riferiti a tutte le spese sanitarie rimborsate (a prescindere dalla tipologia di spesa o dal soggetto che ha erogato la prestazione).

Esempio

Spese sanitarie:
• visita medica specialistica € 300
• intervento del fisioterapista che non opera presso una struttura accreditata o autorizzata € 800.

Rimborso da parte della cassa sanitaria:
• 70% delle spese sostenute: (300+800)x70% = € 770

Nella dichiarazione precompilata sono considerati il rimborso comunicato dalla cassa sanitaria e tra le spese solo quella relativa alla visita medica specialistica (il fisioterapista che non opera presso una struttura accreditata o autorizzata non è tenuto alla trasmissione del dato per l’anno d’imposta 2016).Pertanto, nella dichiarazione precompilata è inserito un importo pari a zero in quanto la differenza tra i dati relativi alle spese sanitarie a disposizione dell’Agenzia delle Entrate e i rimborsi comunicati (€ 300 – € 770) risulta negativa.In questo caso il contribuente modifica la dichiarazione riportando l’importo detraibile pari a € 330 (differenza tra le spese sostenute € 1.100 e quelle rimborsate € 770).
Un’altra situazione di disallineamento tra spese e rimborsi, che comporta la necessità per il contribuente di modificare la dichiarazione, può verificarsi nel caso in cui la cassa avente fini assistenziali abbia comunicato i dati dei rimborsi senza distinguere tra spese automaticamente agevolabili e spese agevolabili a determinate condizioni oppure tra spese sanitarie e spese non sanitarie (per esempio nel caso di rimborsi relativi a fatture emesse da strutture socio-sanitarie in cui non sono distinte le spese sanitarie e le spese di comfort).
Un’altra ipotesi di disallineamento tra spese e rimborsi riguarda il caso in cui la cassa sanitaria non abbia distinto, nella comunicazione, la parte di rimborsi che riguarda le spese sanitarie riferite ai familiari dell’iscritto. In questa ipotesi, nella dichiarazione precompilata dell’iscritto non vengono riportati né le spese sanitarie né i rimborsi, mentre nel foglio riepilogativo vengono riportate le spese sanitarie da questi sostenute e tutti i rimborsi erogati dalla cassa.In questo caso, se i familiari cui si riferiscono le spese rimborsate sono fiscalmente a carico, il contribuente integra la dichiarazione riportando le spese sanitarie sostenute per sé e per i familiari a carico al netto dei relativi rimborsi. Se, invece, i familiari cui si riferiscono le spese rimborsate non sono fiscalmente a carico, il contribuente riporta nella dichiarazione solo le spese sostenute per se stesso al netto dei relativi rimborsi.

Quali spese universitarie sono inserite nella dichiarazione precompilata?

Nella dichiarazione precompilata sono riportati i dati comunicati dalle Università relativi a contributi, tasse d’iscrizione e tasse regionali sostenute con riferimento all’immatricolazione e all’iscrizione a:
• corsi di istruzione universitaria
• corsi universitari di specializzazione
• corsi di perfezionamento
• master che per durata e struttura dell’insegnamento siano assimilabili a corsi universitari o di specializzazione e sempre che siano gestiti da istituti universitari, pubblici o privati
• corsi di dottorato di ricerca.
Sono incluse nella dichiarazione precompilata anche le spese sostenute per:
• ricongiunzione di carriera
• iscrizione all’appello di laurea e rilascio della pergamena
• frequenza a corsi singoli, finalizzati o meno all’ammissione a un corso di laurea magistrale
• trasferimenti di ateneo
• passaggi di corso
• test d’ammissione.
Dal 2016, l’Agenzia acquisisce anche i dati dei rimborsi di spese universitarie erogati da soggetti diversi dalle università, nonché i dati dei rimborsi delle spese universitarie comunicati dal sostituto di imposta nella CU del contribuente nella sezione “Rimborsi di beni e servizi non soggetti a tassazione – Art. 51 Tuir”.

Quali spese funebri sono inserite nella dichiarazione precompilata?

Nella dichiarazione precompilata sono indicati i dati delle fatture emesse in relazione all’evento funebre, dai soggetti che esercitano attività di servizi di pompe funebri.
Il contribuente può integrare la dichiarazione riportando le eventuali ulteriori spese detraibili sostenute in dipendenza del decesso (per esempio le spese sostenute per la lavorazione di marmi e delle lapidi) sempre entro il limite di spesa detraibile di € 1.550 per evento funebre.

Nel foglio riepilogativo l’informazione relativa agli interessi passivi per mutui agrari risulta non utilizzata. Quali possono essere le cause e come posso intervenire?

• Possibile motivazione: risultano due o più comunicazioni relative allo stesso contratto di mutuo.

Cosa fare: controllare la documentazione ed eventualmente contattare la Banca per verificare l’importo detraibile, quindi inserire quello corretto nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.
• Possibile motivazione: risulta un controllo documentale sulla dichiarazione del 2015 (redditi 2014).

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel Quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.
• Possibile motivazione: questo onere non risulta indicato nella dichiarazione del 2017 (redditi 2016).

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.
• Possibile motivazione: risulta un controllo preventivo sul rimborso emergente dalla dichiarazione del 2017 (redditi 2016). Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel Quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.
• Possibile motivazione: presenza di accollo nel contratto di mutuo e, quindi, stesso identificativo mutuo e intestatari diversi. Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, dopo aver ricondotto nei limiti di detraibilità la spesa, inserire il dato nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.

Nel foglio riepilogativo l’informazione relativa agli interessi passivi per mutui per acquisto di altri immobili risulta non utilizzata. Quali possono essere le cause e come posso intervenire?

• Possibile motivazione: risultano due o più comunicazioni relative allo stesso contratto di mutuo.

Cosa fare: controllare la documentazione, verificare l’importo detraibile ed eventualmente contattare la Banca; inserire l’importo corretto nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi e modificare di conseguenza le altre voci.
• Possibile motivazione: rispetto a questo onere risulta un controllo documentale sulla dichiarazione del 2015 (redditi 2014).

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.
• Possibile motivazione: questo onere non risulta indicato nella dichiarazione del 2017 (redditi 2016).

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.
• Possibile motivazione: l’interesse indicato nella dichiarazione del 2017 (redditi 2016) risulta di importo inferiore rispetto a quello comunicato dalla Banca quest’anno e ricondotto ai limiti.

Cosa fare: controllare la documentazione ed eventualmente contattare la Banca per verificare l’importo detraibile, quindi inserire quello corretto nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.
• Possibile motivazione: risulta un controllo preventivo sul rimborso emergente dalla dichiarazione del 2017 (redditi 2016).

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel Quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.

Nel foglio riepilogativo l’informazione relativa agli interessi passivi per mutui per costruzione o ristrutturazione abitazione principale risulta non utilizzata. Quali possono essere le cause e come posso intervenire?

Possibile motivazione: risultano due o più comunicazioni relative allo stesso contratto di mutuo.

Cosa fare: controllare la documentazione, verificare l’importo detraibile ed eventualmente contattare la Banca; inserire l’importo corretto nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.
Possibile motivazione: rispetto a questo onere risulta un controllo documentale sulla dichiarazione del 2015 (redditi 2014).

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.
Possibile motivazione: questo onere non risulta indicato nella dichiarazione del 2017 (redditi 2016).

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.
Possibile motivazione: l’interesse indicato nella dichiarazione del 2017 (redditi 2016) risulta di importo inferiore rispetto a quello comunicato dalla Banca quest’anno e ricondotto ai limiti.

Cosa fare: controllare la documentazione ed eventualmente contattare la Banca per verificare l’importo detraibile, quindi inserire quello corretto nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.
Possibile motivazione: nella dichiarazione del 2017 (redditi 2016) non è presente alcun immobile adibito ad abitazione principale.

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.
Possibile motivazione: risulta che sono stati stipulati contemporaneamente due mutui: uno per acquistare l’abitazione principale e l’altro per costruirla e/o ristrutturarla.

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.
Possibile motivazione: risulta un controllo preventivo sul rimborso emergente dalla dichiarazione del 2017 (redditi 2016).

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel Quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.

Nel foglio riepilogativo l’informazione relativa alle polizze aventi come oggetto il rischio di morte o di invalidità permanente risulta non utilizzata. Quali possono essere le cause e come posso intervenire?

• Possibile motivazione: risultano due o più comunicazioni relative allo stesso contratto di assicurazione.

Cosa fare: controllare la documentazione, verificare l’importo detraibile ed eventualmente contattare l’Assicurazione; inserire l’importo corretto nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.
• Possibile motivazione: rispetto a questa voce risulta un controllo documentale sulla dichiarazione del 2015 (redditi 2014).

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.
• Possibile motivazione: questo onere non risulta indicato nella dichiarazione del 2017 (redditi 2016).

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.
• Possibile motivazione: l’importo che ha comunicato l’Assicurazione e ricondotto ai limiti è maggiore di oltre il 50% rispetto a quello indicato nella dichiarazione del 2017 (redditi 2016).

Cosa fare: controllare la documentazione, eventualmente contattare l’Assicurazione per verificare qual è l’importo detraibile e inserire quello corretto nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.
• Possibile motivazione: l’Assicurazione ha comunicato l’esistenza di un contratto in cui il beneficiario è diverso dal contraente, per cui è necessario verificare se sussiste la condizione di familiare fiscalmente a carico.

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.
• Possibile motivazione: l’Assicurazione ha comunicato l’esistenza di una cessione del contratto durante il periodo d’imposta 2017.

Cosa fare:verificare la presenza della cessione del contratto e tener conto dell’intero ammontare del premio per applicare i limiti di detraibilità previsti dalla legge e, in caso positivo, inserire il dato nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.

Nel foglio riepilogativo l’informazione relativa alle polizze aventi come oggetto il rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana risulta non utilizzata. Quali possono essere le cause e come posso intervenire?

• Possibile motivazione: risultano due o più comunicazioni relative allo stesso contratto di assicurazione.

Cosa fare: controllare la documentazione, verificare l’importo detraibile ed eventualmente contattare l’Assicurazione; inserire l’importo corretto nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.
• Possibile motivazione: rispetto a questa voce risulta un controllo documentale sulla dichiarazione del 2015 (redditi 2014).

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.
• Possibile motivazione: questo onere non risulta indicato nella dichiarazione del 2017 (redditi 2016).

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.
• Possibile motivazione: l’importo che ha comunicato l’Assicurazione e ricondotto ai limiti è maggiore di oltre il 50% rispetto a quello indicato nella dichiarazione del 2017 (redditi 2016).

Cosa fare: controllare la documentazione, eventualmente contattare l’Assicurazione per verificare qual è l’importo detraibile e inserire quello corretto nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.
• Possibile motivazione: l’Assicurazione ha comunicato l’esistenza di un contratto in cui il beneficiario è diverso dal contraente, per cui è necessario verificare se sussiste la condizione di familiare fiscalmente a carico.

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.
• Possibile motivazione: l’Assicurazione ha comunicato l’esistenza di una cessione del contratto durante il periodo d’imposta 2017.

Cosa fare:verificare la presenza della cessione del contratto e tener conto dell’intero ammontare del premio per applicare i limiti di detraibilità previsti dalla legge e, in caso positivo, inserire il dato nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.

Nel foglio riepilogativo l’informazione relativa ai contributi previdenziali e assistenziali risulta non utilizzata. Quali possono essere le cause e come posso intervenire?

Possibile motivazione: l’Ente previdenziale/assistenziale ha comunicato l’esistenza di contributi revidenziali e/o assistenziali il cui beneficiario è diverso dal contraente, per cui è necessario verificare se sussiste la condizione di familiare fiscalmente a carico.

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.
Possibile motivazione: oltre alla comunicazione dell’ente previdenziale, risulta che il datore di lavoro ha riconosciuto l’agevolazione relativa ai contributi.

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, controllare che la deduzione non sia stata già riconosciuta dal sostituto d’imposta (datore di lavoro e/o ente pensionistico); quindi inserire il dato nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.
Possibile motivazione: risultano due o più comunicazioni relative alla stessa posizione.

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.

Nel foglio riepilogativo l’informazione relativa agli oneri pluriennali (per esempio, interventi di recupero del patrimonio edilizio, interventi di risparmio energetico) risulta non utilizzata. Quali possono essere le cause e come posso intervenire?

• Possibile motivazione: risulta un controllo documentale sulla dichiarazione del 2015 (redditi 2014).

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi

Nel foglio riepilogativo l’informazione relativa agli interessi passivi per mutui per acquisto di abitazione principale risulta non utilizzata. Quali possono essere le cause e come posso intervenire?

• Possibile motivazione: risultano due o più comunicazioni relative allo stesso contratto di mutuo o alla stessa tipologia (acquisto abitazione principale).

Cosa fare: controllare la documentazione, verificare l’importo detraibile ed eventualmente contattare la Banca; inserire l’importo corretto nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.
• Possibile motivazione: rispetto a questo onere risulta un controllo documentale sulla dichiarazione del 2015 (redditi 2014).

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.
• Possibile motivazione: questo onere non risulta indicato nella dichiarazione del 2017 (redditi 2016).

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.
• Possibile motivazione: l’interesse indicato nella dichiarazione del 2017 (redditi 2016) risulta di importo inferiore rispetto a quello comunicato dalla Banca quest’anno e ricondotto ai limiti.

Cosa fare: controllare la documentazione ed eventualmente contattare la Banca per verificare l’importo detraibile, quindi inserire quello corretto nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.
• Possibile motivazione: nella dichiarazione del 2017 (redditi 2016) non è presente alcun immobile adibito ad abitazione principale.

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.
• Possibile motivazione: risulta un controllo preventivo sul rimborso emergente dalla dichiarazione del 2017 (redditi 2016).

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel Quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.
• Possibile motivazione: presenza di surroga nel contratto di mutuo e stipula del mutuo tra il 1° gennaio 2017 e il 31 dicembre 2017.

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, dopo aver ricondotto nei limiti di detraibilità la spesa, inserire il dato nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.
• Possibile motivazione: presenza di accollo nel contratto di mutuo e, quindi, stesso identificativo mutuo e intestatari diversi.

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, dopo aver ricondotto nei limiti di detraibilità la spesa, inserire il dato nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.

Ho riscontrato un errore dopo aver inviato il mio 730. Cosa posso fare?

Il contribuente che ha già trasmesso il 730 e ha riscontrato un errore può annullare la dichiarazione precedente e inviare, tramite l’applicazione web, una nuova dichiarazione a partire dal 28 maggio. L’annullamento è possibile una sola volta fino al 20 giugno.
Una volta annullato il 730, all’Agenzia delle Entrate non risulta presentata alcuna dichiarazione e, quindi, il contribuente dovrà trasmetterne una nuova, altrimenti la dichiarazione risulterà omessa.
Attenzione: dopo il 20 giugno è possibile correggere la dichiarazione precedentemente inviata:
• presentando al Caf o al professionista un 730 integrativo, entro il 25 ottobre. Il 730 integrativo si può presentare solo nel caso in cui si tratti di una dichiarazione più favorevole al contribuente
• trasmettendo, tramite l’applicazione web, il modello Redditi correttivo entro il 31 ottobre o il modello Redditi integrativo dopo il 31 ottobre.

Ho inviato il 730. La ricevuta mi sarà inviata per e-mail?

No, l’e-mail serve solo per eventuali contatti successivi. La ricevuta è disponibile nell’apposita sezione Ricevute.

Come faccio a sapere a che punto è la mia richiesta di registrazione a Fisconline?

A seguito di richiesta del codice Pin correttamente effettuata, l’utente può controllare lo stato della domanda di abilitazione interrogando la funzione Stato della richiesta del Pin, presente sul sito dell’Agenzia.Nella pagina visualizzata occorre inserire il proprio codice fiscale e il numero della domanda di abilitazione.Se la richiesta risulta in corso di elaborazione, l’utente deve attenderne l’esito.Se la richiesta risulta rifiutata dal sistema, l’utente può inoltrare una nuova domanda di abilitazione:
• online, usando la funzione Richiesta del Pin
• tramite uno degli Uffici Territoriali, nel caso l’utente abbia raggiunto il numero massimo di tre tentativi ammessi.
La richiesta del Pin è completata quando il sistema restituisce il messaggio che la comunicazione è stata spedita.

Il mio 730 precompilato risulta Non liquidabile. Che cosa significa?

L’esito del calcolo è segnalato come Non liquidabile quando è necessario inserire o integrare alcuni dati. Il messaggio è anche accompagnato dall’indicazione del quadro, o dei quadri, da completare. Se, per esempio, appare il messaggio Non liquidabile – Completare il quadro B, il contribuente dovrà integrare quel quadro attraverso la funzione di Modifica 730, disponibile a partire dal 2 maggio.

Perché nel 730 precompilato non è indicato il sostituto d’imposta?

Il dato relativo al sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio non viene precompilato perché la situazione del contribuente potrebbe modificarsi nel corso dell’anno. Il contribuente, a partire dal 2 maggio, deve quindi inserire questa informazione, e può:
• scegliere tra i sostituti proposti dall’Agenzia (si tratta del soggetto/dei soggetti che ha/hanno trasmesso la sua/le sue CU)
• indicare l’assenza del sostituto (per esempio se ha perso il lavoro nel corso dell’anno)
• indicare un nuovo sostituto (per esempio se ha cambiato datore di lavoro nell’anno di presentazione della dichiarazione).

Quali dati del sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio devo inserire nel 730 precompilato?

Nel caso di scelta di un sostituto tra quelli che hanno inviato almeno una Certificazione unica al contribuente non occorre inserire alcun dato. E’ possibile, eventualmente, modificare i campi Cognome e Nome o Denominazione. Nel campo Codice Sede è inserito il codice sede eventualmente indicato dal sostituto nel punto 11 della Certificazione unica.Nel caso di inserimento di un nuovo sostituto occorre compilare obbligatoriamente i campi relativi al Codice Fiscale e al Cognome e Nome o Denominazione del sostituto.

Nella stampa del mio 730, nella sezione Dati del sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio, sono presenti solo il codice fiscale e la denominazione. Devo inserire anche gli altri dati (es. indirizzo, Comune, ecc.)?

No, in quanto queste informazioni (codice fiscale e denominazione) sono sufficienti all’Agenzia delle Entrate per comunicare al sostituto le somme che dovrà rimborsare o trattenere nella busta paga o nella rata di pensione.

Nella sezione Dati del sostituto d’imposta posso effettuare l’opzione Nessun sostituto anche se esiste un sostituto d’imposta che possa effettuare il conguaglio, allo scopo di ricevere il rimborso direttamente dall’Agenzia delle Entrate, anziché dal sostituto?

No. L’opzione Nessun sostituto è ammessa solo in assenza di un sostituto d’imposta tenuto a effettuare il conguaglio, come, per esempio, nel caso dei contribuenti che hanno cessato il rapporto di lavoro senza trovare un nuovo impiego.

Mi sono opposto all’utilizzo dei dati delle spese sanitarie o delle spese universitarie o delle spese per la frequenza degli asili nido. Cosa accade nella dichiarazione precompilata?

Se il contribuente o il familiare a carico si è opposto a rendere disponibili all’Agenzia delle Entrate i dati relativi alle spese sanitarie o alle spese universitarie o alle spese per la frequenza degli asili nido, sostenute nell’anno precedente, questi non vengono riportati né nella dichiarazione precompilata del contribuente né nel suo foglio riepilogativo e neanche nella dichiarazione precompilata e nel foglio riepilogativo del familiare del quale risulta a carico.Resta ferma la possibilità per il contribuente di inserire le spese per le quali è stata esercitata l’opposizione in fase di modifica o integrazione della dichiarazione precompilata.

Nel foglio riepilogativo il codice fiscale del/dei familiare/i a carico riportato nella Certificazione unica (CU) risulta non utilizzato. Quali possono essere le cause e come posso intervenire?

• Possibile motivazione: il familiare indicato a carico possiede un reddito complessivo, al netto degli oneri deducibili, superiore a € 2.840,51. La procedura ha verificato che in una o più Certificazioni uniche (CU) esistono redditi di importo maggiore di € 2.840,51.

Cosa fare: verificare se il familiare indicato a carico ha effettivamente superato il limite reddituale di € 2.840,51 ed eventualmente contattare il sostituto d’imposta per controllare la correttezza della Certificazione unica (CU) rilasciata.
• Possibile motivazione: il codice fiscale indicato dal sostituto d’imposta nella Certificazione unica (CU) non è formalmente corretto oppure non esiste.

Cosa fare: riportare nel quadro della dichiarazione dei familiari a carico il codice fiscale presente nella tessera sanitaria.
• Possibile motivazione: risultano più Certificazioni uniche (CU) nelle quali per il coniuge o per il primo figlio sono riportati codici fiscali diversi.

Cosa fare: verificare e compilare correttamente il quadro FA.
• Possibile motivazione: risultano più Certificazioni uniche (CU) in cui allo stesso codice fiscale è attribuita una tipologia familiare diversa.

Cosa fare: verificare e compilare correttamente il quadro FA.
• Possibile motivazione: risultano più Certificazioni uniche (CU) in cui allo stesso codice fiscale, con la stessa tipologia familiare, sono attribuiti valori diversi nei campi relativi a: mesi, minore di 3 anni, percentuale e detrazione per affidamento figli.

Cosa fare: verificare e compilare correttamente il quadro FA.

Quali oneri sostenuti per i familiari a carico vengono indicati nella dichiarazione precompilata?

Gli oneri deducibili o detraibili riportati nella dichiarazione precompilata, sostenuti nell’interesse dei familiari a carico, sono:
• spese sanitarie
• spese universitarie
• premi assicurativi
• contributi previdenziali
• contributi versati alle forme di previdenza complementare
• contributi versati ad enti e casse aventi fine assistenziale
• spese per la frequenza degli asili nido.
La detrazione o deduzione spetta a chi ha sostenuto la spesa. Se nelle comunicazioni pervenute all’Agenzia delle Entrate viene indicato il contribuente che ha sostenuto la spesa, l’onere gli viene attribuito in dichiarazione. Ovviamente deve essere verificata la presenza, nel prospetto dei familiari a carico, del familiare nell’interesse del quale la spesa è stata sostenuta.Se, invece, nelle comunicazioni non è stato indicato il contribuente che ha sostenuto la spesa, l’onere è inserito nella dichiarazione dei redditi del contribuente che ha il familiare a carico, rispettando sempre le percentuali di carico riportate nel prospetto dei familiari a carico. In questo caso, l’onere è riportato nel foglio riepilogativo sia del familiare a carico sia del contribuente a cui il familiare risulta a carico.Resta fermo l’obbligo per il contribuente di modificare la dichiarazione proposta dall’Agenzia delle Entrate se il familiare non è in possesso dei requisiti per essere considerato fiscalmente a carico o se la spesa è stata sostenuta da un soggetto diverso o in una percentuale diversa rispetto a quella risultante dal prospetto dei familiari a carico.
EsempioNel Prospetto dei familiari a carico dei due genitori è presente un figlio a carico al 50% per 12 mesi e per questo figlio sono state comunicate all’Agenzia delle Entrate € 300 di spese mediche.Ogni genitore visualizza:
• nella propria dichiarazione precompilata € 150 di spese mediche (50% di € 300) riferite al figlio, riportate nel rigo E1, colonna 2, del modello 730
• il foglio riepilogativo con i dati a lui riferiti e con l’indicazione di € 300 di spese mediche complessive riferite al figlio.
Se il figlio visualizza la propria dichiarazione precompilata, trova il foglio riepilogativo con i dati a lui riferiti (tra i quali € 300 di spese mediche) con l’indicazione che gli stessi sono stati attribuiti ai familiari di cui risulta al carico.

Quando il familiare viene indicato nel Prospetto dei familiari a carico della dichiarazione precompilata?

Il familiare viene inserito nel Prospetto dei familiari a carico della dichiarazione precompilata se ricorrono questi tre requisiti:
• i dati del familiare sono stati comunicati al sostituto d’imposta e sono stati riportati nella Certificazione unica, trasmessa entro i termini all’Agenzia delle Entrate
• il reddito complessivo del familiare, risultante dalla Certificazione unica, non è superiore a € 2.840,51
• i dati del familiare risultano completi e coerenti con quelli presenti in eventuali altre Certificazioni.
Se i dati indicati nella Certificazione unica sono incompleti o incoerenti, nella dichiarazione precompilata viene riportato solo il codice fiscale del familiare e il contribuente deve completare il prospetto.

Se nel prospetto Familiari a carico della dichiarazione precompilata non è presente il codice fiscale del coniuge non fiscalmente a carico, devo inserirlo autonomamente?

Sì. La fonte dei familiari a carico è la Certificazione unica. Pertanto, se la dichiarazione non lo contiene, deve essere inserito autonomamente dal contribuente. Nel caso del 730 precompilato questo inserimento non costituisce una modifica della dichiarazione.

Una volta effettuato l’accesso alla dichiarazione precompilata, quali sono le operazioni che posso eseguire?

Dal 16 aprile (il 15 aprile è domenica) è possibile visualizzare e stampare la propria dichiarazione precompilata (730 e Redditi) e il relativo foglio riepilogativo.
Dal 2 maggio è possibile:
• accettare, modificare e inviare la dichiarazione 730 precompilata all’Agenzia delle Entrate direttamente tramite l’applicazione web
• modificare il modello Redditi precompilato.
Nell’applicazione web è possibile consultare la dichiarazione trasmessa e la ricevuta telematica dell’avvenuta presentazione.
Inoltre, è possibile consultare e, se necessario, correggere le dichiarazioni precompilate degli anni precedenti (2016 e 2017) purché siano state inviate tramite l’applicazione web.
Al fine di ricevere eventuali comunicazioni relative alla propria dichiarazione precompilata, è necessario indicare, in un’apposita sezione dell’applicazione web, un indirizzo di posta elettronica valido.

L’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione la mia dichiarazione precompilata. Posso non considerarla e presentarla con le modalità ordinarie come già fatto negli anni precedenti?

Sì, è possibile presentare la dichiarazione dei redditi con le modalità ordinarie (modello 730 ordinario o modello Redditi) anche se l’Agenzia delle Entrate ha già predisposto la dichiarazione precompilata.

L’Agenzia delle Entrate non ha inserito un mio dato. Leggendo le possibili motivazioni non riesco a capire quale sia il mio caso. Cosa posso fare?

In questo caso, sono a disposizione l’848.800.444, la web mail e gli sms. Inoltre, dal 2 maggio, è possibile richiedere assistenza specifica all’ufficio; in questo caso utilizzare anche il servizio dedicato di prenotazione appuntamenti. Per tutti i dettagli consultare la sezione contatti.

Quali sono i termini per la presentazione di Redditi precompilato?

Dal 2 maggio è possibile modificare e integrare il modello Redditi. Dal 10 maggio al 31 ottobre è possibile inviarlo. Dal 16 aprile (15 aprile è domenica) è già possibile visualizzare e stampare la propria dichiarazione nell’area autenticata del sito dell’Agenzia delle Entrate.

Quali sono i termini per la presentazione del 730 precompilato?

Dal 2 maggio al 23 luglio è possibile accettare o modificare il 730 precompilato e presentarlo via web all’Agenzia delle Entrate. Dal 16 aprile (15 aprile è domenia) è già possibile visualizzare e stampare il proprio 730 nell’area autenticata del sito dell’Agenzia delle Entrate.

Posso presentare il 730 precompilato in forma congiunta?

Sì, è possibile presentare la dichiarazione precompilata in forma congiunta direttamente tramite l’applicazione, a condizione che ci siano i requisiti richiesti per la presentazione del modello 730 in forma congiunta.
Anche se i coniugi hanno presentato il modello 730 in forma congiunta, sono comunque predisposte due distinte dichiarazioni 730 precompilate, una per ciascun coniuge. In fase di trasmissione sarà possibile congiungere le due dichiarazioni.

Come posso registrarmi a Fisconline?

La registrazione al servizio Fisconline può essere effettuata:
• online cliccando su Area Riservata nella home page del sito dell’Agenzia delle Entrate e selezionando quindi la voce Registrati a Entratel / Fisconline
• tramite l’App dell’Agenzia scaricabile dal sito internet o dai principali store
• recandosi personalmente o delegando una persona di fiducia mediante procura speciale, presso un qualsiasi Ufficio Territoriale dell’Agenzia muniti di documento di riconoscimento e compilando il modulo di richiesta di registrazione.

Di cosa ho bisogno per effettuare la registrazione online?

In caso di richiesta online o tramite l’App dell’Agenzia è necessario fornire alcuni dati relativi all’ultima dichiarazione dei redditi presentata. Verranno fornite le prime 4 cifre del codice Pin e il numero identificativo della domanda di abilitazione, da stampare e conservare. Entro 15 giorni il richiedente riceverà, al domicilio conosciuto dall’Agenzia delle Entrate, una lettera contenente gli elementi necessari a completare il codice Pin (ultime 6 cifre) e la password per il primo accesso (password iniziale).
Gli utenti in possesso di Carta Nazionale dei Servizi (CNS) attivata dall’ente emittente (esempio: Tessere Sanitarie con chip, emesse per conto delle Regioni) beneficiano di una procedura di registrazione semplificata e immediata: selezionando Area riservata → Accesso con smart card, il sistema, effettuati i necessari controlli sulla CNS inserita nell’apposito lettore, fornirà al richiedente il codice Pin completo e chiederà di scegliere una password personale.

Sono senza sostituto d’imposta e ho trasmesso il 730 precompilato dal quale è emerso un debito. Quando e come devo effettuare il pagamento delle imposte a saldo?

Entro il 2 luglio, oppure, con la maggiorazione dello 0,40%, entro il 20 agosto. Se si utilizza l’applicazione web è possibile versare le somme dovute con il modello F24, che viene reso disponibile già precompilato, oppure richiedere l’addebito sul proprio conto corrente bancario o postale.

Sono in possesso di una Smart Card che rispetta i requisiti della Carta Nazionale dei Servizi (CNS), devo comunque registrarmi al servizio?

Gli utenti in possesso di una CNS devono comunque registrarsi al servizio per ottenere la password di primo accesso e il codice Pin necessari per accedere ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.
Successivamente, potranno accedere al servizio Fisconline utilizzando la propria Smart Card e digitando il Pin della Smart Card stessa o, in alternativa (es. in caso di accesso da un PC non dotato di apposito lettore), utilizzando il proprio codice fiscale, la password e il codice Pin di Fisconline.Il codice Pin, oltre che in fase di autenticazione ai servizi telematici, potrà essere richiesto per funzioni di carattere dispositivo, come per esempio l’invio di dichiarazioni, versamenti o la registrazione di contratti di locazione.

Ho problemi ad abilitarmi a Fisconline tramite Smart Card. Perchè e cosa devo fare?

Le possibili cause possono essere:
• la Smart Card non è conforme allo standard CNS (Carta Nazionale dei Servizi)
• l’utente non ha installato il modulo CSP (Cryptographic Service Provider).
In questo secondo caso occorre installare il modulo richiesto eventualmente scaricandolo dal sito internet dell’ente che ha emesso la Smart Card.

Se vado in ufficio ottengo subito l’abilitazione?

Si, chi si reca personalmente a un Ufficio Territoriale riceve la prima parte del codice Pin e la password iniziale di accesso. Per ottenere la seconda parte del Pin occorre seguire questo percorso dalla home page del sito dell’Agenzia delle Entrate: Area Riservata > Registrati a Entratel / Fisconline > Registrazione a Fisconline > Per coloro che hanno richiesto il Pin a un Ufficio e inserire i dati contenuti nella stampa rilasciata dall’ufficio.

Mi voglio registrare a Fisconline tramite il sito internet. Il sistema mi chiede di inserire il mio reddito complessivo. Dove lo trovo?

Il reddito complessivo dichiarato nel 2017 per l’anno di imposta 2016 si trova nel:
• modello 730-3 (Prospetto di liquidazione), rigo 11, colonna 1
• modello Redditi PF Quadro RN (Determinazione dell’IRPEF), rigo RN 1, colonna 5.
Nel caso in cui sia stato presentato un modello 730 congiunto, occorre indicare il reddito complessivo dichiarato nel 2017 per l’anno di imposta 2016 dalla persona – dichiarante o coniuge – che richiede la registrazione, riportato nel:
• modello 730-3 (Prospetto di liquidazione), rigo 11, colonna 1 (dichiarante) o colonna 2 (coniuge).

Mi voglio registrare a Fisconline tramite il sito Internet. Il sistema mi chiede di inserire il mio reddito complessivo, ma io l’anno scorso non ho presentato la dichiarazione dei redditi, ho solo la Certificazione Unica (CU). Come faccio?

Se non è stata presentata la dichiarazione dei redditi, oppure se si è in possesso della sola CU, nel modulo online di registrazione si deve:
• scegliere l’opzione Nessuno (compreso CU) nel riquadro Modello
• non selezionare alcuna voce nel riquadro Presentata tramite
• lasciare in bianco il campo Reddito complessivo.

La seconda parte del codice Pin risulta inviata dall’Agenzia delle Entrate ma non mi è stata recapitata. Cosa devo fare?

Se sono trascorsi 15 giorni dalla data di richiesta di registrazione, senza che sia stata recapitata la comunicazione con la seconda parte del Pin e la password, ci si potrà recare in uno degli Uffici Territoriali dove la comunicazione verrà ristampata. Questa possibilità è riservata ai soli diretti interessati (la persona fisica, il rappresentante legale o negoziale per gli enti, associazioni e società). Non è prevista la delega.

Ho ottenuto l’abilitazione ma il sistema non riconosce la password iniziale. Cosa devo fare?

La password iniziale deve essere digitata rispettando il formato maiuscolo/minuscolo in cui è stata fornita.

Quando va utilizzato il codice Pin?

Il Pin è un codice strettamente personale, va conservato con cura e non ceduto a terzi. È composto da 10 cifre e va utilizzato, assieme alla password, per accedere all’area riservata dei servizi telematici.
Il Pin, oltre che in fase di autenticazione ai servizi telematici, può essere usato anche per funzioni di carattere dispositivo, come l’invio di dichiarazioni, versamenti o la registrazione di contratti di locazione.

Ho dimenticato la password di accesso. Cosa devo fare?

Chi dimentica o smarrisce la propria password può ricrearne una nuova se ha conservato la comunicazione contenente la password di primo accesso (rilasciata al momento dell’abilitazione) e possiede il codice Pin. In questo caso, dalla funzione Accedi al servizio, presente nella sezione Area Riservata della home page del sito dell’Agenzia delle Entrate, può selezionare la voce Hai dimenticato la password o il Pin? e quindi la funzione Ripristina password.
Chi si è registrato mediante CNS può recuperare le credenziali di accesso selezionando la voce Hai dimenticato la password o il Pin? e quindi la funzione Ristampa del Pin.
In alternativa può recarsi presso un qualsiasi Ufficio Territoriale e richiedere il servizio Ripristino della password di accesso al servizio, utilizzando lo stesso modulo che si compila all’atto della richiesta di registrazione.

La password di accesso al sito dei Servizi Telematici risulta scaduta. Cosa devo fare?

La password di accesso ai servizi telematici, per motivi di sicurezza, scade dopo 90 giorni e se l’utente prova ad accedere con le proprie credenziali, il sistema richiederà automaticamente l’aggiornamento della password di accesso. Sarà quindi sufficiente digitare la vecchia password e inserire per due volte la nuova password.

Sono in possesso della password iniziale e del codice Pin ma non riesco a ripristinare la password tramite la funzione Ripristina Password, anche se i dati inseriti sono corretti. Cosa devo fare?

E’ necessario chiedere una nuova registrazione al servizio Fisconline. E’ probabile, infatti, che la vecchia utenza sia stata disabilitata. La registrazione al servizio Fisconline scade il 31 dicembre del secondo anno successivo a quello di ultima utilizzazione; nel caso in cui il servizio non venga utilizzato, la password scade il 31 dicembre del secondo anno successivo a quello del rilascio.

Dopo aver eseguito la procedura di ripristino password e aver visualizzato il messaggio Password ripristinata con successo, al momento di accedere con la nuova password appare il messaggio Credenziali invalide. Cosa devo fare?

E’ possibile che la nuova password e/o il codice Pin siano stati digitati in modo errato oppure che sia rimasta memorizzata nel sistema la password precedente. In questo ultimo caso, digitare la nuova password.

Sono in possesso di tutti i dati necessari per ottenere una nuova password, tramite la funzione Ripristina Password, ma una volta inseriti i dati appare il messaggio Utente non riconosciuto. Cosa devo fare?

Il messaggio appare quando il codice fiscale, il codice Pin o la password iniziale sono stati digitati in modo errato.

Ho smarrito l’intero codice Pin. Cosa devo fare?

E’ possibile recuperare l’intero codice Pin solo nel caso in cui la registrazione ai servizi telematici sia avvenuta tramite Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
In tutti gli altri casi l’utente deve recarsi in un Ufficio Territoriale e chiedere una nuova registrazione.

Ho smarrito la prima parte del codice Pin. Cosa devo fare?

Se la registrazione al servizio:
• è stata effettuata online, si può ottenere la ristampa delle prime 4 cifre del codice Pin utilizzando la funzione Ristampa Prima parte Pin presente nella sezione

Hai dimenticato la password o il Pin?

• è stata richiesta presso un Ufficio Territoriale, ci si deve recare presso il medesimo ufficio, dove verranno ristampate le prime 4 cifre del Pin.
L’utente che si è registrato mediante CNS può recuperare le credenziali di accesso selezionando la voce Hai dimenticato la password o il Pin? e quindi la funzione Ristampa del Pin.

Ho smarrito la seconda parte del codice Pin. Cosa devo fare?

L’utente che si è registrato online, trascorsi 15 giorni dalla richiesta, può recuperare la seconda parte del codice Pin recandosi presso un qualsiasi Ufficio Territoriale dove verrà ristampata e consegnata al contribuente la relativa comunicazione. Questa possibilità è riservata ai soli diretti interessati (la persona fisica, il rappresentante legale o negoziale per gli enti, associazioni e società). La delega non è prevista.L’utente che ha richiesto l’abilitazione in ufficio può ristampare direttamente la seconda parte del codice Pin tramite la stessa modalità utilizzata al momento della registrazione seguendo questo percorso dalla home page del sito dell’Agenzia delle Entrate: Area Riservata > Registrati a Entratel / Fisconline > Registrazione a Fisconline > Per coloro che hanno richiesto il Pin a un Ufficio e inserire i dati contenuti nella stampa rilasciata dall’ufficio.L’utente che si è registrato mediante CNS può recuperare le credenziali di accesso selezionando la voce Hai dimenticato la password o il Pin? e quindi la funzione Ristampa del Pin.

Che vantaggi ci sono sui controlli con il 730 precompilato presentato direttamente?

Chi presenta il 730 precompilato – direttamente o tramite il sostituto d’imposta – senza modifiche o con modifiche che non incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta, non sarà sottoposto a controllo formale sui documenti relativi agli oneri indicati nella dichiarazione, forniti all’Agenzia delle Entrate dai soggetti terzi.

Che vantaggi ci sono sui controlli se presento il 730 precompilato attraverso un Caf o un professionista abilitato?

Se si presenta il 730 precompilato, con o senza modifiche, tramite un intermediario, il controllo formale sui documenti relativi agli oneri deducibili e detraibili sarà effettuato nei confronti del Caf o del professionista che ha apposto il visto di conformità sulla dichiarazione, anche con riferimento agli oneri comunicati dai soggetti terzi. L’Agenzia può comunque effettuare nei confronti del contribuente i controlli per verificare la sussistenza dei requisiti soggettivi per fruire delle agevolazioni (per esempio l’effettiva destinazione ad abitazione principale dell’immobile per cui vengono detratti gli interessi passivi relativi al mutuo).

Ho presentato il 730 precompilato con modifiche. I controlli formali (articolo 36-ter) si applicano su tutto?

Sì, la dichiarazione è soggetta ai controlli formali, compresi i dati precompilati che non sono stati modificati.

In quali casi il 730 precompilato si considera accettato?

Il 730 precompilato si considera accettato se è trasmesso senza modifiche dei dati indicati nella dichiarazione precompilata oppure con modifiche che non incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta. Sono considerate tali le seguenti operazioni:
• indicazione o modifica dei dati anagrafici del contribuente, a eccezione del comune del domicilio fiscale, che potrebbe incidere sulla determinazione delle addizionali regionale e comunale all’Irpef
• indicazione o modifica dei dati identificativi del soggetto che effettua il conguaglio
• indicazione o modifica del codice fiscale del coniuge non fiscalmente a carico
• compilazione del quadro I per la scelta dell’utilizzo in compensazione, totale o parziale, dell’eventuale credito che risulta dal modello 730
• scelta di non versare o di versare in misura inferiore a quanto calcolato da chi presta assistenza fiscale gli acconti dovuti, mediante la compilazione dell’apposito rigo del quadro F
• richiesta di suddivisione in rate mensili delle somme dovute a titolo di saldo e acconto nei casi consentiti dalla normativa vigente, mediante la compilazione dell’apposito rigo del quadro F.

In quali casi il 730 precompilato si considera modificato?

In generale il 730 precompilato si considera modificato se vengono variati i redditi, gli oneri o le altre informazioni presenti nella dichiarazione oppure se sono inserite nuove voci non presenti nel modello 730 precompilato.

Ho ricevuto una comunicazione dall’Agenzia delle Entrate con la quale mi viene segnalata la presenza di un maggior credito, da confermare, rispetto a quello esposto nella dichiarazione relativa all’anno di imposta precedente. Questo maggior credito viene riportato nel 730 precompilato?

Se il credito è stato già confermato prima della elaborazione del 730 precompilato, questo confluisce direttamente nel quadro F.Se invece il maggior credito non è stato ancora confermato, questo non viene inserito nella dichiarazione, ma viene riportato nel foglio riepilogativo contenente gli elementi a base della dichiarazione. L’indicazione nel foglio riepilogativo del maggior credito viene effettuata solo nei confronti dei contribuenti che, per l’anno d’imposta precedente, hanno presentato il modello 730 o il modello Redditi, pur avendo i requisiti per presentare il 730.Per confermare tale credito occorre inserirlo nel quadro F, prima di procedere all’invio. Per richiedere la conferma del maggior credito non è necessario rivolgersi a un ufficio dell’Agenzia delle Entrate o a un Centro di assistenza multicanale.La conferma del maggior credito costituisce sempre una modifica della dichiarazione precompilata.Attenzione: per i contribuenti che, per l’anno d’imposta precedente, hanno presentato il modello 730 o il modello Redditi, pur avendo i requisiti per presentare il 730, il maggior credito è indicato solo nel foglio riepilogativo allegato alla dichiarazione precompilata. I contribuenti non riceveranno dall’Agenzia, tramite posta, altre comunicazioni sul maggior credito. Per i contribuenti che per l’anno d’imposta precedente hanno presentato il modello Redditi, non avendo i requisiti per presentare il 730 (per esempio gli imprenditori o i professionisti), il maggior credito non sarà esposto nel foglio riepilogativo.

Se sono d’accordo con le informazioni presenti nel prospetto riepilogativo e le inserisco nel 730 precompilato, la dichiarazione si considera accettata senza modifiche?

No. L’esclusione dal controllo formale, prevista nel caso di accettazione del 730 precompilato senza modifiche direttamente da parte del contribuente o tramite il sostituto d’imposta che presta l’assistenza fiscale, opera esclusivamente sugli oneri indicati nella dichiarazione precompilata forniti dai soggetti terzi all’Agenzia delle Entrate. Se l’onere non è stato indicato nella dichiarazione precompilata ma è stato inserito nel prospetto separato perché si è ritenuta necessaria una verifica del dato da parte del contribuente, anche se il contribuente riporta in dichiarazione il dato segnalato separatamente, la dichiarazione non può essere considerata accettata senza modifiche e, pertanto, non opera l’esclusione dal controllo formale.

Nel foglio riepilogativo dei dati considerati per preparare la dichiarazione precompilata l’informazione sulla Certificazione unica (CU) risulta non utilizzata. Quali possono essere le cause e come posso intervenire?

Possibile motivazione: il sostituto d’imposta ha trasmesso all’Agenzia più Certificazioni Uniche (CU)

cosa fare: verificare, eventualmente con il sostituto d’imposta, quale sia la certificazione corretta e inserire i dati mancanti nella dichiarazione.
Possibile motivazione: risultano più Certificazioni Uniche (CU) in cui è stata compilata la sezione relativa ai conguagli. Questa situazione si verifica nel caso in cui il contribuente abbia chiesto a più di un sostituto di effettuare le operazioni di conguaglio.

Cosa fare: verificare se le operazioni di conguaglio hanno riguardato tutti i redditi e le ritenute delle Certificazioni Uniche (CU) rilasciate; è importante controllare che la somma di tali importi non contenga duplicazioni. Infine, inserire i dati mancanti nella dichiarazione.
Possibile motivazione: risultano più Certificazioni Uniche (CU) non correttamente conguagliate. I dati relativi al conguaglio riportati nella CU rilasciata dal sostituto d’imposta che lo ha effettuato non corrispondono ai dati riportati nella/e CU del/dei sostituto/i che ha/hanno erogato altri redditi interessati dal conguaglio.

Cosa fare: verificare i dati riportati nelle singole CU e che le operazioni di conguaglio siano state effettuate correttamente. Infine, inserire i dati mancanti nella dichiarazione.

Da quali fonti sono tratti i dati relativi ai terreni e ai fabbricati riportati nella dichiarazione precompilata?

In generale i dati relativi a terreni e fabbricati sono ripresi dalla dichiarazione dell’anno precedente. A partire dalla dichiarazione precompilata 2018, per quanto riguarda i redditi derivanti dalle “locazioni brevi”, sono utilizzati i dati trasmessi tramite le CU – Locazioni brevi. Inoltre sono utilizzate le informazioni presenti nelle banche dati dell’Agenzia delle entrate (Banca dati immobiliare e Registro) relative alle variazioni intercorse sui diritti reali (compravendite e successioni) e sull’utilizzo degli immobili (locazioni ed altro).E’ sempre utile verificare che siano corretti e completi.Le informazioni per verificare eventuali incongruenze o per completare il quadro della dichiarazione si trovano nella visura catastale, nell’atto notarile, nel contratto di affitto o locazione e nella CU – Locazioni brevi. Nel caso in cui non sia possibile risolvere l’incongruenza, è disponibile il servizio di prenotazione appuntamenti dedicato ai terreni e ai fabbricati e, esclusivamente per le informazioni di natura catastale, quello presso gli uffici provinciali – Territorio.
Se non è stata presentata la dichiarazione nell’anno precedente oppure nella dichiarazione dell’anno precedente non sono stati compilati i quadri relativi ai redditi fondiari le informazioni relative alle consistenze immobiliari e ai contratti di locazione sono riportate esclusivamente nel foglio riepilogativo. Unica eccezione riguarda le informazioni relative all’acquisto di uno o più immobili nel corso dell’anno ovvero alla stipula di nuovi contratti di locazione, le quali sono riportate direttamente in dichiarazione.

Nel foglio riepilogativo l’informazione relativa alle polizze aventi come oggetto il rischio di morte o di invalidità permanente risulta “non utilizzata”. Quali possono essere le cause e come posso intervenire?

• Possibile motivazione: risultano due o più comunicazioni relative allo stesso contratto di assicurazione.

Cosa fare: controllare la documentazione, verificare l’importo detraibile ed eventualmente contattare l’Assicurazione; inserire l’importo corretto nel Quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.

• Possibile motivazione: rispetto a questa voce risulta un controllo documentale sulla dichiarazione del 2015 (redditi 2014).

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel Quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.

• Possibile motivazione: questo onere non risulta indicato nella dichiarazione del 2016 (redditi 2015).

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel Quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.

• Possibile motivazione: l’importo che ha comunicato l’Assicurazione e ricondotto ai limiti è maggiore di oltre il 50% rispetto a quello indicato nella dichiarazione del 2017 (redditi 2016).

Cosa fare: controllare la documentazione, eventualmente contattare l’Assicurazione per verificare qual è l’importo detraibile e inserire quello corretto nel Quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.

• Possibile motivazione: l’Assicurazione ha comunicato l’esistenza di un contratto in cui il beneficiario è diverso dal contraente, per cui è necessario verificare se sussiste la condizione di familiare fiscalmente a carico.

Cosa fare: verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel Quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.

• Possibile motivazione: l’Assicurazione ha comunicato l’esistenza di una cessione del contratto durante il periodo d’imposta 2017.

Cosa fare: verificare la presenza della cessione del contratto e tener conto dell’intero ammontare del premio per applicare i limiti di detraibilità previsti dalla legge e, in caso positivo, inserire il dato nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.

Nella dichiarazione precompilata 2018 è inserita anche la prima rata delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio, per l’arredo degli immobili ristrutturati e per interventi di riqualificazione energetica?

Nella dichiarazione precompilata è inserita la prima rata delle spese relative agli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica effettuati sulle parti comuni di edifici residenziali, per i quali è stata verificata la congruenza tra gli importi comunicati dagli amministratori di condominio e i bonifici pagati dai condomìni e comunicati all’Agenzia delle Entrate da Banche e Poste.
Al contrario, per gli interventi effettuati sulle singole abitazioni sono riportati solo nel foglio riepilogativo i dati dei bonifici relativi alle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio, per l’arredo degli immobili ristrutturati e per interventi di riqualificazione energetica.
Infatti, l’Agenzia delle Entrate al momento di elaborazione della dichiarazione precompilata, non sa, per esempio, se il contribuente ha i requisiti, oggettivi e soggettivi, previsti per ottenere le detrazioni.
Nel foglio riepilogativo, inoltre, sono riportati distintamente i bonifici relativi alle spese sostenute per il recupero del patrimonio edilizio, per il risparmio energetico e le spese per l’arredo degli immobili ristrutturati.
Infine, per quanto riguarda le spese sostenute, vengono riportate nella dichiarazione precompilata le rate successive alla prima, ricavate dalla dichiarazione dell’anno precedente.

Nel foglio riepilogativo le informazioni relative agli acconti, ritenute, eccedenze e altri dati (quadro F del 730 e quadri RB, RN e RV del modello Redditi) risultano non utilizzate. In particolare, sono da verificare maggiori crediti. Quali possono essere le cause e come posso intervenire?

Possibile motivazione: dalla liquidazione della dichiarazione dell’anno precedente risulta un credito maggiore rispetto a quello dichiarato.

Cosa fare: verificare la spettanza del maggior credito e, in caso positivo, confermarlo inserendo l’importo indicato nel foglio riepilogativo direttamente nel quadro F del 730 o quadri RB, RN e RV del modello Redditi della dichiarazione prima di procedere all’invio.

Accetto il 730 precompilato. Su quali oneri, forniti all’Agenzia delle Entrate da soggetti terzi, non sarà effettuato il controllo formale?

Gli oneri, già indicati nel 730 precompilato, sui quali non sarà effettuato il controllo formale sono:
• interessi passivi e relativi oneri accessori per mutui in corso
• premi di assicurazione sulla vita, causa morte e contro gli infortuni
• contributi previdenziali e assistenziali
• spese sanitarie e relativi rimborsi
• spese universitarie e relativi rimborsi
• contributi versati alle forme di previdenza complementare
• spese funebri
• spese veterinarie e relativi rimborsi
• spese relative agli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica effettuati sulle parti comuni dei condomìni
• contributi versati a enti e casse aventi finalità assistenziale o società di mutuo soccorso
• spese per la frequenza degli asili nido e relativi rimborsi
• erogazioni liberali agli enti del terzo settore (se comunicati in quanto l’invio è facoltativo).

Chi può accedere alla mia dichiarazione precompilata?

Coloro ai quali è stata conferita un’apposita delega. E’ possibile visualizzare l’elenco dei soggetti ai quali sono stati resi disponibili sia la dichiarazione precompilata sia il foglio riepilogativo, tramite le apposite funzionalità presenti nell’area autenticata 730 precompilato nonché consultando il proprio cassetto fiscale.

Come posso accedere alla mia dichiarazione precompilata?

E’ possibile accedere alla dichiarazione precompilata utilizzando le credenziali SPID (il nuovo Sistema Pubblico dell’Identità Digitale per accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione) oppure quelle rilasciate da:
• Agenzia delle Entrate come utente Fisconline
• Inps con Pin dispositivo (direttamente dal sito dell’ente di previdenza)
• NoiPA con l’utenza riservata per i servizi online del Portale della Pubblica Amministrazione (direttamente dal Portale NoiPA).
L’accesso alla dichiarazione precompilata è possibile anche con l’utilizzo della Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

Ho il Pin dispositivo dell’Inps. Devo accedere all’area riservata direttamente dal sito dell’Inps?

Per prima cosa occorre verificare che il Pin rilasciato dall’Inps sia di tipo dispositivo. Se non lo è, la procedura di autenticazione lo segnala e indica come convertirlo. E’ possibile accedere direttamente all’area riservata tramite il sito dell’Inps, ma l’accesso può essere effettuato anche dal sito dell’Agenzia delle Entrate.

Nel caso in cui da un controllo emergesse che non mi spettano le detrazioni che ho indicato nel 730 presentato per il tramite di un Caf per mancanza di requisiti soggettivi, eventuali imposte, sanzioni e interessi saranno a mio carico?

Si. La verifica dei requisiti soggettivi per usufruire delle detrazioni/deduzioni (per esempio, l’effettiva destinazione ad abitazione principale – nei termini previsti – dell’immobile acquistato, necessaria per la detrazione degli interessi passivi del mutuo) è sempre effettuata nei confronti dei contribuenti (anche nel caso di presentazione diretta). Pertanto, in caso di disconoscimento della detrazione/deduzione in seguito a questi controlli, l’imposta, la sanzione e i relativi interessi saranno comunque richiesti al contribuente, anche in caso di presentazione della dichiarazione tramite Caf o professionista.

Posso fare accedere il Caf, il sostituto o un professionista abilitato al mio 730 precompilato?

Sì, è possibile rivolgersi al proprio sostituto d’imposta (se presta assistenza fiscale), a un Caf o a un professionista abilitato, fornendo un’apposita delega, insieme alla copia di un documento di identità, in formato cartaceo o in formato elettronico. Nella delega deve essere indicato:
• il proprio codice fiscale
• l’anno d’imposta cui si riferisce la dichiarazione 730 precompilata
• la data di conferimento della delega, precisando che, a partire dalla stessa data, è possibile accedere sia al 730 precompilato sia al foglio riepilogativo dei dati.

Una volta effettuato l’accesso al 730 precompilato, posso vedere l’esito della liquidazione?

Sì. In alcuni casi, questa informazione non è immediatamente disponibile: per esempio se manca un elemento essenziale (quale la destinazione d’uso di uno o più immobili posseduti), l’applicazione segnala che la dichiarazione non è liquidabile e viene indicato il quadro che deve essere completato a cura del contribuente. Il risultato finale della dichiarazione sarà poi disponibile dopo la necessaria integrazione del 730 e comunque prima dell’invio dello stesso.

Una volta effettuato l’accesso alla dichiarazione precompilata, quali informazioni posso visualizzare?

E’ possibile visualizzare un foglio riepilogativo, che contiene l’elenco delle informazioni in possesso dell’Agenzia delle Entrate, con le relative fonti, dove è specificato quali dati sono stati utilizzati e quali no per la predisposizione della dichiarazione.
Inoltre è possibile scegliere il tipo di dichiarazione precompilata (730 e Redditi) e visualizzare l’esito della liquidazione del 730, cioè il rimborso da ricevere o le somme da versare.