Online la Guida dell’Agenzia delle entrate (aggiornata ottobre 2025) che fornisce un quadro riassuntivo delle principali regole da seguire quando si compra una casa, in modo da poter “sfruttare” tutti i benefici previsti dalla legge (imposte ridotte, limitazione del potere di accertamento di valore).
La Guida è rivolta agli acquirenti persone fisiche (che non agiscono nell’esercizio di attività commerciali, artistiche o professionali) e si riferisce sia alle compravendite tra “privati” sia a quelle tra imprese e privati.
Questa edizione mette in fila – con taglio operativo – cosa cambia e cosa resta fondamentale sapere prima del rogito: quando si paga l’imposta di registro e quando l’IVA, quali requisiti servono per le agevolazioni “prima casa” e come ci si comporta se si possiede già un immobile.
Il vademecum aggiornato spiega la disciplina del c.d. “prezzo-valore”: per gli acquisti non soggetti a IVA, su richiesta dell’acquirente il calcolo delle imposte avviene sul valore catastale.
Con il citato sistema agevolativo:
- la tassazione dell’atto avviene sul valore calcolato in base alla rendita catastale dell’immobile e non sul corrispettivo effettivamente pagato;
- viene limitato il potere di accertamento di valore dell’Agenzia delle entrate;
- spetta per legge una riduzione degli onorari.
È un passaggio che tutela chi compra, a patto di dichiarare il corrispettivo effettivo in atto.
L’aggiornamento di ottobre 2025 recepisce inoltre:
– la riduzione dell’imposta di registro su caparre e acconti dei preliminari stipulati dal 1° gennaio 2025 (0,5 per cento, imputata poi sull’imposta del definitivo); prima era 3 per cento sugli acconti e 0,5 per cento sulle caparre; restano ferme le regole per i preliminari soggetti a IVA.
| Cfr. il nuovo articolo 10, della tariffa, parte prima, del testo unico delle disposizioni concernenti l’imposta di registro, di cui al D.P.R. 26 aprile 1986, n. 131 (TUR). Il testo novellato dispone, infatti, l’applicazione dell’aliquota dello 0,5 per cento, ovvero «la minore imposta applicabile per il contratto definitivo», per la registrazione dei contratti preliminari che prevedono la dazione di somme, in luogo di quella differenziata a seconda che si tratti di caparra confirmatoria o di acconto di prezzo non soggetto all’imposta sul valore aggiunto, così superando i problemi di qualificazione delle somme corrisposte. In ogni caso, l’imposta pagata è imputata all’imposta principale dovuta per la registrazione del contratto definitivo. (Vedi: Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 2 E del 14 marzo 2025).
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– l’estensione a due anni del termine per vendere la precedente abitazione se si compra una nuova “prima casa” (per atti dal 1° gennaio 2025 e anche se, al 31 dicembre 2024, il precedente anno non era decorso), con obbligo di impegno in atto e sanzione del 30 per cento in caso di inadempimento (cfr. l’articolo 1, comma 116, della legge 30 dicembre 2024, n. 207, c.d. Legge di Bilancio 2025 – in “Finanza & Fisco” n. 41-42/2024, pag. 2452),
– la disciplina transitoria per l’under 36: estensione agli atti 2024 con preliminare registrato entro il 31 dicembre 2023 e credito d’imposta utilizzabile nel 2025 per gli atti stipulati fra il 1° gennaio e il 29 febbraio 2024.
La Guida accompagna passo-passo prima dell’acquisto (verifica catastale/ipotecaria, utilità di trascrivere il preliminare) e al rogito (dichiarazioni obbligatorie in atto, compresa quella sui pagamenti e sull’eventuale mediatore). Chiude con le risposte ai quesiti e con l’elenco delle norme e della prassi per chi vuole approfondire.
Le versioni precedenti:
Link alla Guida per l’acquisto della casa (aggiornamento marzo 2024) – Le imposte e le agevolazioni


