• 26/04/2024 20:09

Con distinti provvedimenti del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 29 gennaio 2016 sono stati approvati i modelli Unico Società di Capitali 2016, Unico Società di Persone 2016 e Unico Enti non Commerciali 2016, da utilizzare per dichiarare i redditi relativi al periodo d’imposta 2015. Tra le principali novità, si segnalano quelle afferenti il meccanismo del cosiddetto «Patent Box» e la rivalutazione dei beni d’impresa.

Il patent box entra in Unico Come anticipato in premessa, una delle principali novità del modello Unico 2016 riguarda i contribuenti titolari di reddito d’impresa che hanno esercitato l’opzione patent box: i redditi derivanti dall’utilizzo di opere dell’ingegno, da brevetti industriali, da marchi d’impresa, da disegni e modelli, nonché da processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili, non concorrono infatti a formare il reddito complessivo, in quanto esclusi per il 50% del relativo ammontare (per gli anni 2015 e 2016 l’esclusione è determinata in misura pari al 30 per cento e al 40 per cento ). La quota del reddito escluso da tassazione dovrà essere indicata nei quadri RF e RG del modello. Per quanto riguarda il modello Unico Sc le istruzioni al Quadro RF chiariscono che tra le “Altre variazioni in diminuzione”, rigo RF55, è stato previsto, tra gli altri: il codice 40, per indicare l’ammontare delle plusvalenze derivanti dalla cessione dei beni di cui al comma 39 dell’art. 1 della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (c.d. “Patent box”);

Rivalutazione dei beni d’impresa e delle partecipazioni – Nel quadro RQ di tutti i modelli Unico sono state aggiunte tre sezioni per i contribuenti che si avvalgono della possibilità di rivalutare i beni d’impresa e le partecipazioni mediante il versamento di un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e dell’Irap e di eventuali addizionali; tale facoltà è consentita anche ai contribuenti che intendono riallineare i valori dei medesimi beni. È stata prevista, inoltre, la possibilità di affrancare il saldo attivo di rivalutazione o la riserva da riallineamento tramite applicazione di un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e dell’Irap e di eventuali addizionali.

Reddito complessivo dei soggetti non residenti – Nel modello Unico Sc, per le società e gli enti commerciali non residenti, con o senza stabile organizzazione nel territorio dello Stato, è stato implementato il quadro RN. A decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore del D.Lgs. 14 settembre 2015, n. 147 in “Finanza & Fisco” n. 18/2015, pag. 1296 (7 ottobre 2015), il reddito complessivo delle società e degli enti commerciali non residenti, di cui alla lettera d) del comma 1 dell’art. 73 del TUIR, è formato soltanto dai redditi prodotti nel territorio dello Stato (ad esclusione di quelli esenti da imposta e di quelli soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta o ad imposta sostitutiva). Tali redditi sono determinati secondo le disposizioni del Titolo I del TUIR ad eccezione dei redditi d’impresa derivanti da attività esercitate nel territorio dello Stato mediante stabili organizzazioni, di cui all’art. 23, comma 1, lett. e) del TUIR, ai quali si applicano le disposizioni previste dall’art. 152 del TUIR (si veda anche il paragrafo 2.4.3. delle “Istruzioni generali dei modelli UNICO 2016”). A tal fine le società e gli enti commerciali non residenti, con o senza stabile organizzazione nel territorio dello Stato, sono tenuti alla compilazione del presente quadro RN avendo cura di seguire le istruzioni riportate qualora prevedano diverse indicazioni rispetto a quelle già in precedenza fornite nella compilazione dei righi.

Le altre novità di Unico 2016 – Tra le altre novità di quest’anno, la modifica del quadro RS dedicato all’ACE, che è stato implementato per consentire ai contribuenti di indicare gli elementi conoscitivi, e quella dei quadri di determinazione del reddito d’impresa (RF, RG e RC), per l’esercizio dell’opzione relativa all’esenzione degli utili e delle perdite attribuibili alle stabili organizzazioni all’estero. Per i redditi dei soggetti controllati residenti in Stati o territori con regime fiscale privilegiato, nella sezione I del quadro FC è stata inserita un’apposita casella dedicata ai contribuenti che esercitano l’opzione prevista dall’art. 168-ter del Tuir. Degna di nota è, inoltre, l’inserimento nel prospetto “Verifica della operatività e determinazione del reddito imponibile minimo dei soggetti di comodo” di una casella al rigo RS116Imposta sul reddito – società non operativa” da compilare insieme alle caselle “Imposta sul reddito – società in perdita sistematica”, “IRAP” e “IVA” al fine di segnalare l’eventuale accoglimento dell’interpello disapplicativo, la mancata presentazione dell’istanza di interpello o la mancata risposta positiva all’interpello in presenza delle condizioni per la disapplicazione della disciplina di cui al comma 4-bis dell’art. 30 della legge n. 724 del 1994 (art. 7 del D.Lgs 24 settembre 2015, n. 156, in “Finanza & Fisco” n. 24-25/2015, pag. 1801). Infine, nel quadro RQ è stata eliminata la sezione dedicata all’imposta addizionale per il settore petrolifero e dell’energia elettrica, a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 10 del 2015 (in “Finanza & Fisco” n. 6/2015, pag. 304)

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