• 20/10/2025 0:34

A partire da oggi (15 ottobre 2025) è possibile presentare, accedendo alla pagina dedicata del sito di Invitalia, la richiesta di agevolazioni per l’avvio di nuove imprese, nuovi studi professionali o società tra professionisti, come indicato dagli articoli 17 e 18 del Decreto Coesione (D.L. n. 60/2024, convertito con modificazioni dalla legge 4 luglio 2024 n. 95) e dal relativo decreto attuativo (D.M. Lavoro e Politiche Sociali, di concerto con il Ministro per gli Affari europei, il PNRR e le Politiche di coesione e il Ministro dell’Economia e delle Finanze 11 luglio 2025, pubblicato sulla G.U del 21 agosto 2025 n. 193).

Gli incentivi sono disponibili per giovani tra i 18 e i 35 anni di età che siano:

  • inoccupati, inattivi o disoccupati;
  • disoccupati destinatari delle misure del programma GOL (Garanzia di occupabilità dei lavoratori)
  • lavoratori il cui reddito da lavoro dipendente o autonomo sia inferiore alla soglia dell’incapienza secondo la disciplina fiscale (working poor)

Le iniziative economiche devono essere finalizzate ad avviare attività:

  1. di lavoro autonomo;
  2. di ditta individuale;
  3. di impresa in forma societaria
  4. libero-professionali, anche nella forma delle società tra professionisti.

Per il finanziamento di tali iniziative sono state stanziate risorse per 800 milioni di euro, di cui 700 milioni a valere sul Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+) e 100 milioni di euro sul PNRR, nell’ambito del Programma GOL (Garanzia di Occupabilità di Lavoratori). Gli interventi sono gestiti su due direttrici che determinano anche l’intensità del contributo, denominate Autoimpiego Centro-Nord (art. 17 D.L. Coesione) e “Resto al Sud 2.0” (art.18 D.L. Coesione).

 

L’incentivo Autoimpiego Centro-Nord promuove la nascita di nuove iniziative imprenditoriali, libero-professionali e di lavoro autonomo in Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Umbria e Marche.

Lo sportello per la compilazione e presentazione delle domande sarà aperto dalle ore 12:00 del 15 ottobre 2025. Nei giorni precedenti l’apertura dello sportello è fortemente consigliato procedere con la registrazione dell’iniziativa richiedente le agevolazioni e indicare un eventuale delegato, accedendo alla sezione “Anagrafica e deleghe”.

Resto al Sud 2.0 promuove la nascita di nuove iniziative imprenditoriali, libero-professionali e di lavoro autonomo nei territori del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Lo sportello per la compilazione e presentazione delle domande sarà aperto dalle ore 12:00 del 15 ottobre 2025. Nei giorni precedenti l’apertura dello sportello è fortemente consigliato procedere con la registrazione dell’iniziativa richiedente le agevolazioni e indicare un eventuale delegato, accedendo alla sezione Anagrafica e deleghe”.

 

Previa valutazione del piano di impresa presentato, si prevede l’accesso a due forme di finanziamento:

  • Voucher a fondo perduto di 30mila euro nelle regioni del Centro Nord, che aumentano a 40mila euro nelle regioni della Zona Economica Speciale (ZES) unica per il Mezzogiorno. È anche prevista una maggiorazione di 10mila euro per le iniziative a maggior contenuto di innovazione/sostenibilità ambientale;

oppure

  • Contributo calcolato percentualmente in relazione all’investimento previsto: il 65% per investimenti fino a 120mila euro, aumentati al 75% in area ZES; il 60% per investimenti tra 120mila e 200mila euro, aumentati al 70% in caso di richieste relative alle regioni del Mezzogiorno.

Accanto al sostegno economico sono previste azioni formative tese a rendere più efficace ed efficiente l’accesso alle misure di agevolazione gestite da Invitalia mirando anche ad un’azione di promozione della cultura d’impresa, coordinate dall’Ente Nazionale Microcredito. Inoltre, tutte le iniziative economiche ammesse alle agevolazioni sono destinatarie obbligatoriamente di servizi di Tutoraggio. Tali servizi sono finalizzati ad assicurare alle imprese un accompagnamento qualificato volto a garantire il corretto utilizzo delle risorse pubbliche e la piena riuscita dei progetti finanziati.

Queste agevolazioni sono inserite in un più ampio intervento dedicato alla promozione dell’autoimpiego all’interno del decreto Coesione: un pacchetto di misure che includono anche il sostegno all’autoimpiego in settori strategici per la transizione digitale e tecnologica, come meglio definiti dall’articolo 21 del decreto Coesione e dal relativo decreto attuativo (D.M. 3 aprile 2025).

Per maggiori informazioni sulla misura, vai alla pagina dedicata sul sito del Programma nazionale Giovani, donne e lavoro.

 

Vedi anche:

 

Incentivi all’autoimpiego.  Il decreto attuativo per un importo di 800 milioni di euro

 

Il decreto, in attuazione degli articoli 17 e 19 del decreto-legge n. 60 del 7 maggio 2024, convertito con modificazioni dalla legge n. 95 del 4 luglio 2024 (decreto Coesione), promuove l’inclusione attiva e l’inserimento al lavoro, mediante specifiche azioni a sostegno dell’avvio di iniziative di lavoro autonomo, imprenditoriali e libero-professionali dei giovani under 35, in possesso di almeno uno dei seguenti requisiti:

  • essere in una condizione di marginalità, di vulnerabilità sociale o di discriminazione;
  • essere inoccupati, inattivi o disoccupati;
  • essere disoccupati destinatari delle misure del programma GOL (Garanzia di occupabilità dei lavoratori).

Le iniziative economiche devono essere finalizzate all’avvio delle seguenti attività:

  • di lavoro autonomo mediante apertura di partita IVA;
  • di impresa individuale regolarmente iscritta al Registro delle imprese;
  • di impresa in forma societaria, regolarmente iscritta al Registro delle imprese, nelle seguenti forme giuridiche: società in nome collettivo; società in accomandita semplice; società a responsabilità limitata; società cooperativa; libero-professionali anche nella forma di società tra professionisti.

Sono previsti, inoltre, finanziamenti per servizi di formazione e accompagnamento alla progettazione preliminare, tutoraggio per l’incremento delle competenze per la realizzazione delle iniziative finanziate.

Le risorse finanziarie stanziate ammontano a 800 milioni di euro, di cui 700 milioni di euro provengono dal Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+), mentre 100 milioni di euro sono risorse del PNRR, nell’ambito del programma GOL (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori – parte della Missione 5 del Piano).

In base al decreto Coesione sono previsti due interventi:

Autoimpiego Centro Nord Italia;
Resto al Sud 2.0.

Link al testo del Decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali dell’11 luglio 2025, recante: «Criteri e modalità attuative degli esoneri introdotte dagli articoli 17 e 18 del decreto-legge 7 maggio 2024, n. 60, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 luglio 2024, n. 95 (Autoimpiego e Resto al SUD)». Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, n. 193 del 21 agosto 2025 n. 193

 

Incentivi per startup green e digital.  Il decreto attuativo in Gazzetta Ufficiale

 

Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 111 del 15 maggio 2025 il decreto che attua gli incentivi all’autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica (art. 21 del Decreto Legge Coesione, convertito con modificazioni nella legge 4 luglio 2024 n. 95)

Al suo interno si definiscono i criteri di qualificazione necessari alla richiesta del beneficio da parte dell’impresa che opera nei settori strategici individuati e le modalità di accesso. Più nel dettaglio, per ottenere il beneficio sono rilevanti i valori medi percentuali degli investimenti in tecnologie green e digitali sul totale delle risorse investite dall’impresa, la media della domanda di lavoro e i valori medi di competitività delle imprese per ogni singolo dipendente rispetto a ricavi totali, salario medio, investimento totale e in tecnologie digitali e green.

Il decreto riconosce 2 tipologie di contributi. Il primo specifico sull’attività imprenditoriale dedicato alle persone disoccupate con meno di 35 anni, che tra il primo luglio 2024 e il 31 dicembre 2025 avviino un’impresa in Italia nei settori individuati come strategici dal decreto attuativo. Per loro è previsto un contributo di 500 euro mensili, liquidati annualmente in forma anticipata dall’Inps, per massimo 3 anni e comunque non oltre la fine del 2028.

Il secondo è dedicato alle assunzioni di under 35, con contratti a tempo indeterminato, in queste nuove realtà: fino a 800 euro mensili per ciascun dipendente a titolo di esonero contributivo totale per i contratti siglati tra il primo luglio 2024 e il 31 dicembre 2025, sempre per 3 anni e al massimo fino al 31 dicembre 2028. Restano a carico del datore di lavoro premi e contributi dovuti all’Inail. L’incentivo è riservato alle piccole imprese e non si applica ai rapporti di lavoro domestico e a quelli di apprendistato. L’esonero inoltre non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento ma compatibile, senza riduzioni, con la maxi-deduzione per nuove assunzioni introdotta dalla riforma dell’Irpef (art. 4 del D.Lgs. n. 216/2023) e prorogata fino al 2027. Le domande di ammissione dovranno essere presentate esclusivamente per via telematica all’Inps che ne verificherà l’ammissibilità e in caso di esito positivo quantificherà gli importi fruibili per ogni anno dal datore di lavoro.

Link al testo del decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali del 3 aprile 2025, recante: «Criteri e modalità attuative dell’esonero introdotte dell’art. 21 del decreto-legge 7 maggio 2024, n. 60, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 luglio 2024, n. 95 (Settori strategici)». Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, n. 111 del 15 maggio 2025

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