• 04/12/2025 15:19

Il Consiglio dei Ministri di venerdì 28 marzo 2025, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha approvato un decreto-legge che differisce, per le micro, piccole e medie imprese, l’obbligo di stipulare contratti assicurativi a copertura dei danni direttamente cagionati da calamità naturali ed eventi catastrofali verificatisi sul territorio nazionale.

Nel dettaglio,  previsto che il termine previsto all’articolo 1, comma 101, della legge 30 dicembre 2023, n. 213, è così differito:

a) per le imprese di medie dimensioni, come definite ai sensi della direttiva delegata (UE) 2023/2775 della Commissione, del 17 ottobre 2023, al 1° ottobre 2025;

b) per le piccole e microimprese, come definite ai sensi della direttiva delegata (UE) 2023/2775, al 31 dicembre 2025.

Per le imprese di cui alle lettera a) e b), la disposizione di cui all’articolo 1, comma 102, della legge n. 213 del 2023 si applica con decorrenza dalla medesima data in cui sorge l’obbligo assicurativo.

Il termine di cui all’articolo 1, comma 101, della legge n. 213 del 2023 resta fermo per le grandi imprese, come definite ai sensi della direttiva delegata (UE) 2023/2775. In tal caso, la disposizione di cui all’articolo 1, comma 102, della legge n. 213 del 2023 si applica decorsi novanta giorni dalla data di decorrenza dell’obbligo assicurativo.

 

 Le dimensioni delle imprese

 

Si ricorda che la Direttiva delegata (UE) 2023/2775 della Commissione, del 17 ottobre 2023, di modifica della direttiva 2013/34/UE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda gli adeguamenti dei criteri dimensionali per le microimprese e le imprese o i gruppi di piccole, medie e grandi dimensioni ha stabilito nuovi parametri per la classificazione delle imprese:

 

Microimprese:

  •  totale dello stato patrimoniale: 450 000 EUR;
  • ricavi netti delle vendite e delle prestazioni: 900 000 EUR;
  • numero medio dei dipendenti durante l’esercizio: fino a 10.

 

Piccole Imprese:

  • totale dello stato patrimoniale: 5 000 000 EUR ;
  • ricavi netti delle vendite e delle prestazioni: 10 000 000 EUR;
  • numero medio dei dipendenti durante l’esercizio: fino a 50.

Gli Stati membri possono stabilire soglie superiori rispetto alle soglie superiori. Tuttavia le soglie non sono superiori a 7 500 000 EUR per il totale dello stato patrimoniale e a 15 000 000 EUR per i ricavi netti delle vendite e delle prestazioni.

 

Medie Imprese (non rientranti nelle categorie precedenti):

  • totale dello stato patrimoniale: 25 000 000 EUR;
  • ricavi netti delle vendite e delle prestazioni: 50 000 000 EUR;
  • numero medio dei dipendenti durante l’esercizio: fino a 250.

 

Grandi Imprese (superando almeno due dei tre criteri sotto):

  • totale dello stato patrimoniale: 25 000 000 EUR;
  • ricavi netti delle vendite e delle prestazioni: 50 000 000 EUR;
  • numero medio dei dipendenti durante l’esercizio: oltre 250.

 

Aggiornamento del 31.05.2025

Polizze catastrofali: illustrato al Mimit decreto per ingresso graduale dell’obbligo assicurativo

Istituito tavolo di monitoraggio con associazioni datoriali e IVASS

Illustrato a Palazzo Piacentini, ai rappresentanti delle categorie produttive, il decreto-legge approvato nel corso dell’ultimo Consiglio dei ministri – su proposta del ministro delle Imprese e del Made in Italy, sen. Adolfo Urso, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti – che introduce un ingresso graduale dell’obbligo per le imprese italiane di dotarsi di una polizza assicurativa a copertura dei danni derivanti da eventi catastrofali, differenziando la platea tra grandi, medie e piccole e micro imprese.

Per le grandi imprese (oltre 250 dipendenti) è confermato l’obbligo, già previsto dalla legislazione vigente, di stipulare una polizza entro il 31 marzo 2025. Il decreto introduce, per questa tipologia di imprese, un periodo transitorio di 90 giorni, fino al 30 giugno, per consentire alle aziende prive di contratto di adeguarsi all’obbligo, mantenendo comunque l’accesso a eventuali incentivi o contributi.

Le medie aziende (da 50 a 250 dipendenti) avranno invece ulteriori sei mesi di tempo, fino al 30 settembre 2025, per provvedere alla stipula dei contratti assicurativi. Per tutte le micro e piccole imprese – la maggior parte del tessuto produttivo italiano – l’obbligo è invece posticipato al 31 dicembre 2025. In caso di mancata stipula, l’impresa non potrà accedere a ulteriori incentivi statali e risorse pubbliche per sviluppare la propria attività.

Per garantire un’attuazione chiara ed efficace dell’obbligo – e per un’ampia condivisione della norma con le parti durante la fase di conversione in legge – presso il Mimit è stato istituito un apposito tavolo di monitoraggio dei fenomeni di mercato cui parteciperanno rappresentanti delle categorie produttive e dell’IVASS – Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni.

Fonte: sito web istituzionale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy – https://www.mimit.gov.it/

 

 

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